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elettriche del dispositivo ed elettrocateteri posti al di fuori del sito prescelto per i quali
è necessaria la sostituzione
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Complicanze o effetti associati alla procedura di tunnellizzazione, comprese le lesioni
al tessuto nervoso (ad esempio, al nervo accessorio spinale), le lesioni vascolari che
possono comportare un prolungamento della degenza ospedaliera e la
tunnellizzazione attraverso strutture anatomiche non previste (ad esempio, tra le
costole fino alla cavità toracica)
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Perdita di liquido cerebrospinale (fistola cerebrospinale)
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Pneumocefalo
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Nuova comparsa di convulsioni associata alla procedura di impianto degli
elettrocateteri
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Complicazioni mediche generali, quali trombosi venosa profonda, febbre
postoperatoria e disagio postoperatorio
Rischi (possibili effetti indesiderati) conseguenti l'impianto degli elettrocateteri,
delle estensioni o dei neurostimolatori:
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Infarto cerebrale o emorragia intracerebrale in ritardo potenzialmente sintomatici o
che possono provocare danni neurologici temporanei o permanenti o il decesso
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Complicazioni in corrispondenza del sito chirurgico/di incisione, compresi
infiammazione, mancata guarigione, deiscenza della ferita, dolore persistente o
transitorio, sieroma o ematoma
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Infezione del sito chirurgico/di incisione con rischio potenziale di sepsi
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Meningite, encefalite, o ascesso cerebrale derivanti da infezione cerebrale e/o del
sistema nervoso centrale
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Edema focale localizzato nell'area attorno agli elettrocateteri
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Formazione asettica intraparechimale di cisti attorno alla punta distale
dell'elettrocatetere, che può verificarsi settimane o mesi dopo l'impianto e provocare
nuovi sintomi neurologici. La rimozione chirurgica dell'elettrocatetere può ridurre la
dimensione della cisti e alleviare i sintomi neurologici causati dalla formazione della
cisti.
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Erosione della cute in corrispondenza dell'elettrocatetere, dell'estensione o del
neurostimolatore
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Spostamento o migrazione dell'elettrocatetere, dell'estensione o del neurostimolatore
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Complicanze associate all'elettrocatetere, all'estensione o al neurostimolatore, inclusi
frattura dell'estensione o dell'elettrocatetere, malfunzionamento del neurostimolatore,
serraggio inadeguato delle viti di arresto del neurostimolatore e impedenza elevata
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Fibrosi (inclusi ispessimento, tethering o attorcigliamento) in corrispondenza del sito
del neurostimolatore o dell'estensione, che può svilupparsi settimane o anni dopo
l'impianto. Può essere associata a dolore, deformità o mobilità ridotta della testa e
può richiedere un intervento chirurgico.
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Sintomi neurologici nuovi o peggioramento della sintomatologia esistente a carattere
permanente o transitorio, compresi:
– disturbi della vista: diplopia, disturbi oculomotori o altri problemi a carico del
campo visivo.
Informazioni per i medici 2017-05-01 Italiano 123