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Informazioni per la sicurezza
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I rilevatori di gas Xgard IR devono essere installati, utilizzati e riparati attenendosi
rigorosamente a queste istruzioni, ai messaggi di avviso, alle informazioni riportate sulle
etichette ed entro i limiti stabiliti.
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È necessario tenere ben chiuso il coperchio delle versioni Xgard IR a prova di fiamma fino
a quando l'alimentazione del rilevatore non sia stata isolata onde evitare l'accensione in
atmosfere esplosive.
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La manutenzione e la calibrazione devono essere eseguite esclusivamente da personale
qualificato.
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È necessario utilizzare solo parti di ricambio originali Crowcon; l'utilizzo di parti compatibili
può rendere nulla la certificazione di garanzia del rilevatore.
I rilevatori Xgard IR devono essere protetti dalle vibrazioni eccessive e dalla luce diretta
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in ambienti riscaldati in quanto questi possono provocare un innalzamento della tempe-
ratura del rilevatore al di sopra dei suoi limiti e creare guasti prematuri. Un parasole è
disponibile per il Xgard IR
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Non utilizzare questa apparechiatura in un'atmosfera in cui è presente solfuro di carbonio.
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Xgard IR non individua la presenza di idrogeno.
Classificazioni delle aree a rischio:
Zona 0:
Un'area classificata come Zona 0 presenta concentrazioni a rischio di accen-
sione di gas, vapori e liquidi infiammabili continuamente presenti o presenti
per lunghi periodi di tempo in condizioni di funzionamento normali. I rilevatori
intrinsecamente sicuri (Exia) sono utilizzabili in Zona 0, a condizione che siano
collegati attraverso una barriera zener o un isolatore galvanico appropriati.
Zona 1:
Un'area classificata come Zona 1 può presentare concentrazioni di gas, vapori
e liquidi infiammabili in condizioni di funzionamento normali. I rilevatori a prova
di fiamma (Exd) sono utilizzabili in Zona 1. I rilevatori intrinsecamente sicuri
(Exia) sono utilizzabili in Zona 1 a condizione che siano collegati attraverso una
barriera zener o un isolatore galvanico appropriati.
Zona 2:
Un'area classificata come Zona 2 difficilmente presenta concentrazioni a rischio
di accensione di gas, vapori e liquidi infiammabili in condizioni di funzionamento
normali. I rilevatori a prova di fiamma (Exd) sono utilizzabili in Zona 2. I rilevato-
ri intrinsecamente sicuri (Exia) sono utilizzabili in Zona 1 a condizione che siano
collegati attraverso una barriera zener o un isolatore galvanico appropriati.
Note:
In America del Nord, per la suddivisione delle aree a rischio, vengono utilizzare le "division"
(o divisioni):
La Divisione 1 corrisponde alla Zona 0 o 1
La Divisione 2 corrisponde alla Zona 2
Secondo la Direttiva europea ATEX, gli impianti presenti nelle aree a rischio sono stati ridefi-
niti come "categorie di impianti" secondo cui:
la categoria di impianti 1 è utilizzabile per la Zona 0,
la categoria di impianti 2 è utilizzabile per la Zona 1,
la categoria di impianti 3 è utilizzabile per la Zona 2.
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