Inoltre è importante che i locali in cui viene installato il distributore, possa
garantire una corretta prassi igienica impedendo anche la contaminazione
crociata, durante le operazioni, fra prodotti alimentari, apparecchiatura,
materiali, acqua, ricambio d'aria o interventi del personale ed escludendo
agenti sterni di contaminazione quali insetti o altri animali nocivi.
Verificare che l'allacciamento idrico sia adeguato e conforme alla direttiva
CEE 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Assicurare una corretta aerazione meccanica o naturale, evitando il flusso
meccanico di aria da una zona contaminata verso una zona pulita.
Le operazioni di pulizia possono avvenire sul posto in cui è installato il di-
stributore automatico
Esempio di procedura di pulizia ideale di un distributore automatico
di bevande calde:
L'addetto all'igiene dell'impianto, prima di aprire il distributore, deve accertarsi
dello stato di pulizia dell'ambiente circostante e porre un cartello, che indichi
ai potenziali consumatori che:
-
"l'apparecchiatura è fuori servizio per manutenzione"
-
è importante che, durante le operazioni di pulizia e sanitizzazione, l'addetto
non debba mai sospendere il suo lavoro per far funzionare il distributore.
-
Per la pulizia interna usare strofinacci puliti, meglio ancora panni monouso.
-
Indispensabile l'accorgimento di non far entrare mai in contatto prodotti
usati per la pulizia generica per distributore da quelli usati per la pulizia
delle parti a contatto con alimenti.
-
Prestare attenzione durante le operazioni di pulizia a non trasferire germi
da zone sporche ad altre già pulite.
A) usare guanti puliti
B) usare acqua calda non prelevata da gabinetti
C) prestare maggiori attenzioni nella pulizia delle parti a contatto con le
sostanze alimentari
-
Rimuovere accuratamente tutti i residui di sporcizia prima di procedere
all'utilizzo di disinfettanti.
-
Evitare accuratamente ogni contato di alimenti con superfici sporche.
-
Durante le operazioni di pulizia attenersi scrupolosamente alle indicazioni
riportate nelle confezioni dei detergenti chimici. Evitare assolutamente
che le confezioni degli alimenti vengano a contatto dei detergenti.
-
Accertarsi che il vostro equipaggiamento di pulizia sia in perfette condizioni
di efficienza.
D) terminate le operazioni di pulizia depositare i sacchi raccolta rifiuti in
apposite aree lontane da quelle dove andranno i distributori automatici.
Riassumiamo nella tabella che segue il comportamento che suggeriamo al
fine di ridurre al minimo il rischio di proliferazione e contaminazione da batteri
all'interno del distributore
TIPOLOGIA DI
INTERVENTO
Asportare e lavare tutte le parti in
vista nella zona di erogazione con
liquido sanitizzante
Vuotare i secchi fondi liquidi e pulirli
con sanitizzante
Vuotare il contenitore fondi caffè e
lavarlo con sanitizzante
Sfilare tutti i contenitori e pulire
con un panno umido tutte le parti di
appoggio dei contenitori, nonché il
fondo del distributore e l'esterno del
distributore, in particolare la zona di
erogazione, procedere poi con la sa-
nitizzazione
7.4 Regolazioni
7.4.1 Regolazione dose e macinatura
Il distributore viene consegnato tarato su dei valori standard cioè:
– Temperatura ottimale caffè nel bicchiere tra 70°C e 80°C.
– Temperatura ottimale prodotti solubili nel bicchiere tra 70°C e 80°C.
– Grammatura polvere di caffè tra 6 e 8 grammi.
– Grammatura polveri solubili secondo quanto riportato nelle apposite
tabelle.
Per ottenere i migliori risultati con i prodotto utilizzato si consiglia di con-
trollare:
– Grammatura del caffè macinato. Variare la quantità agendo sul pomolo
posto sul dosatore (Fig.7.8).
Ogni scatto del pomolo di regolazione corrisponde ad un valore di 0,05
grammi.
TEMPO / N° DI BATTUTE
20.000
OGNI
BATTUTE
OGNI
SETTIMA-
O MAX
GIORNO
NA
OGNI
MESE
Ruotando in senso orario la dose diminuisce.
Ruotando in senso antiorario la dose aumenta.
La variazione di prodotto è controllabile mediante delle tacche di riferi-
mento poste sul corpo dosatore (vedi figura 7.8).
La pastiglia di caffè, normalmente, deve presentarsi compatta e legger-
mente umida.
– Regolazione del grado di macinatura manuale. Ruotare la vite
(Fig.7.9) per ottenere i risultati desiderati.
Ruotando in senso orario si ottiene una macinatura fine, ruotando in senso
antiorario si ottiene una macinatura grossa.
Dopo la regolazione devono esere effettuate 3 regolazioni di prodotto
per verificare la bontà della regolazione, più la granulometria risulta fine,
maggiore sarà il tempo impiegatodi erogazione del prodotto.
- Regolazione automatica macinatura (Fig.7.10) (opzionale)
-
Permette nelle versioni espresso di mantenere costante la macinatura,
indipendentemente dalla percentuale di umidità,dalla temperatura e
dall'usura delle macine.
-
La prima taratura si esegue a dispositivo scollegato
-
Eseguire manualmente la regolazione della dose (6-7g)
-
Eseguire manualmente la regolazione della macinatura
-
Calcolare il tempo di erogazione in secondi (std 18s)
-
Ricollegare il dispositivo
-
Impostare il tempo di erogazione misurato, in programmazione
-
Ogni 5 caffè espressi, verrà eseguito in automatico il controllo di tale
parametro.Le letture valide corrispondono con il terzo / quarto caffè.: Le
prime due saranno ignorate poiché risultato dell precedenti regolazioni,
la quinta sarà di regolazione.
7.4.2 Regolazione portata acqua elettrovalvole solubili
Nei prodotti solubili potete regolare la quantità di acqua e la dose della polvere
elettronicamente variando i parametri standard, la procedura è illustrata al
capitolo "6.0 ISTRUZIONI SOFTWARE"
ATTENZIONE: Starare la portata acqua agendo sulla vite di regolazione
delle valvole solubili, significa compromettere e variare le quantità d'acqua
erogata in tazza e quindi la dose della stessa
Per accedere alla elettrovalvola, posizionata nella caldaia solubili, è neces-
sario togliere il pannello (1) allentando le due viti (2) indicate in figura 7.12
– Per ottenere un buon risciacquo delle coppette agire eventualmente sulla
vite di portata controllando poi l'attendibilità delle dosi (Fig.7.11).
7.4.3
Accesso alle parti interne
Per accedere alle parti interne del distributore automatico (pompe, caldaia
caffè espresso, elettrovalvole, connessioni elettriche, etc.):
-
Ruotare verso l'esterno il gruppo di erogazione zucchero (fig.7.13).
-
Agire quindi sulle due impugnature indicate in fig. 7.14, estrarre il pannello
e sostenerlo fino all'escursione completa (fig.7.15).
Dopo aver effettuato le eventuali operazioni di manutenzione sollevare il
pannello completo fino alla corretta posizione verticale e riportare quindi il
gruppo erogazione zucchero in posizione di lavoro ruotandolo verso destra.
7.0 Inattività
Per una prolungata inattività del distributore è necessario effettuare delle
operazioni preventive:
– Scollegare elettricamente ed idraulicamente il distributore.
– Vuotare completamente la caldaia solubili e la vaschetta galleggianti,
togliendo il tappo posto sul tubo lungo lo scivolo scarico. Rimontare il
tappo a svuotamento avvenuto (Fig.7.16).
– Scaricare tutti i prodotti dai contenitori.
– Provvedere al lavaggio di tutte le parti a contatto con alimenti secondo
quanto già descritto.
– Svuotare il secchio fondi e pulirlo accuratamente.
– Eliminare il sacco raccogli fondi.
– Pulire con un panno tutte le superfici interne ed esterne del distributore
automatico
– Proteggere l'esterno con un film o sacco in cellophan (Fig.7.17)
– Immagazzinare in locali asciutti, riparati e con temperature non inferiori
a 1°C
Dopo un lungo periodo di inattività ripetere la procedura di prima
installazione.
8.0 SMANTELLAMENTO
Procedere allo svuotamento dei prodotti e dell'acqua come descritto nel
paragrafo precedente.
Per lo smantellamento si consiglia di disassemblare il distributore automatico
dividendo le parti secondo la loro natura costruttiva (plastica, metallo etc.).
Affidare poi a ditte specializzate nel settore le parti così suddivise.
Attenzione! Accertarsi che lo smaltimento delle macchine, avvenga nel pieno
rispetto delle norme ambientali e secondo le normative vigenti.
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