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REV.1-01/03
In alcuni motori o per esigenze particolari il regolatore di
velocità è di tipo elettronico, in questo caso la precisione
in condizione statiche di funzionamento raggiunge il
±0,25% e la frequenza si mantiene costante nel funzio-
namento da vuoto a carico (funzionamento isocrono).
FATTORE DI POTENZA - COS ϕ
Il fattore di potenza è un dato che dipende dalle carat-
teristiche elettriche del carico, esso indica il rapporto tra
la Potenza Attiva (kW) e la Potenza Apparente (kVA).
La potenza apparente è la potenza totale necessaria al
carico data dalla somma della potenza attiva fornita dal
motore (dopo che l'alternatore ha trasformato la potenza
meccanica in potenza elettrica) e dalla Potenza Reat-
tiva (kVAR) fornita dall'alternatore. Il valore nominale
del fattore di potenza è cos ϕ = 0,8, per valori diversi
compresi tra 0,8 e 1 è importante durante l'utilizzo non
superare la potenza attiva dichiarata (kW) in modo da
non sovraccaricare il motore del gruppo elettrogeno, la
potenza apparente (kVA) diminuirà proporzionalmente
all'aumento del cos ϕ.
Per valori di cos ϕ inferiori a 0,8 l'alternatore deve es-
sere declassato in quanto a parità di potenza apparente
l'alternatore dovrebbe fornire una potenza reattiva mag-
giore. Per i coefficienti di riduzione interpellare il Centro
di Assistenza Tecnica.
AVVIAMENTO MOTORI ASINCRONI
L'avviamento di motori asincroni da parte di un gruppo
elettrogeno può risultare critico a causa delle elevate
correnti di avviamento che il motore asincrono richie-
de (Iavv. = sino a 8 volte la corrente nominale In.). La
corrente di avviamento non deve superare la corrente
di sovraccarico ammessa dall'alternatore per brevi pe-
riodi, generalmente dell'ordine del 250-300% per 10-15
secondi.
Per evitare un sovradimensionamento del gruppo si
consiglia l'utilizzo di alcuni accorgimenti:
- nel caso di avviamento di più motori suddividere gli
stessi in gruppi e predisporre il loro avviamento ad
intervalli di 30-60 secondi.
- quando la macchina operatrice accoppiata al motore lo
permette predisporre un avviamento a tensione ridotta,
avviamento stella/triangolo o con autotrasformatore,
oppure utilizzare un sistema per avviamenti dolce,
soft-start.
In tutti i casi quando il circuito utilizzatore prevede l'avvia-
mento di un motore asincrono è necessario controllare
che non vi siano utenze inserite nell'impianto che a causa
della caduta di tensione transitoria possano causare
disservizi più o meno gravi (apertura di contattori, tempo-
ranea mancanza d'alimentazione a sistemi di comando
e controllo ecc.).

CARICHI MONOFASI

L'alimentazione di utenze monofasi mediante generatori
trifasi impone alcune limitazioni operative.
- Nel funzionamento monofase la tolleranza di tensione
dichiarata non può più essere mantenuta dal regola-
tore (compound o regolatore elettronico) in quanto il
Utilizzo del generatore
sistema diventa fortemente squilibrato. La variazione
di tensione sulle fasi non coinvolte nella alimen-
tazione può risultare pericolosa, si consiglia di
sezionare gli altri carichi eventualmente collegati.
- La potenza massima prelevabile tra Neutro e Fase (col-
legamento a stella) è generalmente 1/3 della potenza
trifase nominale, alcuni tipi di alternatori permettono
anche il 40%. Tra due Fasi (collegamento a triangolo)
la potenza massima non può essere superiore ai 2/3
della potenza trifase dichiarata.
- Nei gruppi elettrogeni equipaggiati con prese monofasi
utilizzare queste per il collegamento dei carichi. Negli
altri casi, utilizzare sempre la fase "R" e il Neutro.
PROTEZIONI ELETTRICHE
INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO
Il gruppo elettrogeno è protetto contro i corto circuiti e
contro i sovraccarichi da un interruttore magnetotermico
(Z2) posto a monte dell'impianto. Le correnti d'intervento
sia termiche che magnetiche possono essere fisse o
regolabili in funzione del modello di interruttore.
+ Nei modelli con correnti di inter-
vento regolabile non modificare le
tarature in quanto si potrebbe com-
promettere la protezione dell'im-
pianto o le caratteristiche d'uscita
del gruppo elettrogeno. Per even-
tuali variazioni interpellare il nostro
Servizio di Assistenza Tecnica.
L'intervento della protezione contro i sovraccarichi non
è istantanea ma segue una caratteristica sovracorrente/
tempo, maggiore è la sovracorrente minore è il tempo di
simativamente una variazione del 5% sul valore della
corrente nominale.
In caso di intervento della protezione magnetotermica
verificare che l'assorbimento totale non superi la corrente
nominale del gruppo elettrogeno.
M
37.
intervento. Si tenga presente
inoltre che la corrente nomi-
nale d'intervento è riferita ad
una temperatura d'esercizio
di 30°C, ad ogni variazione
di 10°C corrisponde appros-
1

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