Grillo FD 2200 TS stage V Manuel D'utilisation page 36

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FD2200TS Stage5/ Original instructions – Istruzioni originali – Instructions originales – Original-Anleitungen– Instrucciones originales
FUNZIONAMENTO DEI PRINCIPALI DISPOSITIVI DELL'IMPIANTO ELETTRICO
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Due sensori di sicurezza rilevano se il cesto e il piatto sono in posizione di lavoro, diversamente il piatto di taglio
e la turbina non si azionano. Quando l'operatore alza il piatto nella posizione di trasferimento, le lame si
disinnestano per ragioni di sicurezza (fig. 46, rif. A). Se il piatto si trova già in posizione di trasferimento (tutto
alto) le lame non si azioneranno.
Sulla testa del motore è montato un sensore che rileva la temperatura del liquido di raffreddamento. Quando la
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temperatura del liquido di raffreddamento supera i 96°C, il sensore invia un segnale alla centralina che innesca
il ciclo di pulizia automatico, invertendo per alcuni secondi il senso di rotazione della ventola del radiatore. È
possibile eseguire il ciclo di pulizia anche manualmente agendo sull'apposito pulsante posto sul pannello di
controllo (fig. 2, n°4).
Non avviare il ciclo di pulizia radiatore manuale di frequente, in quanto ciò potrebbe determinare un
aumento della temperatura del motore.
Lo stesso sensore che comanda l'inversione di rotazione della ventola radiatore permette anche di visualizzare
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la temperatura del liquido di raffreddamento sullo strumento (fig. 2, n. 9), e invia il segnale di allarme del motore
surriscaldato se la temperatura sale sopra ai 108°C. In questo caso si avrà una riduzione di regime di rotazione
motore (verrà impedito il superamento dei 1800rpm), si disinserirà la PTO (verrà anche impedito il suo innesto
se non inserita), comparirà l'icona di pericolo a display e il tutto verrà accompagnato da un segnale acustico
costante. Se la temperatura motore continuerà a salire fino ai 110°C, allora, il motore verrà spento e non sarà
più il consenso all'avviamento finché non si sarà raffreddato. In questo caso NON riavviate il motore ma
eseguire una diagnostica del problema.
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Sul monoblocco motore è presente un sensore che controlla la pressione olio. Se dovesse venire a mancare
pressione il motore verrà spento immediatamente, si accenderà la spia rossa specifica (fig. 2, rif. B) e a display
comparirà l'icona di pericolo.
Sui pedali di avanzamento e retromarcia sono posizionati due sensori che rilevano la posizione di stop per
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consentire l'avviamento del motre (fig. 38). Il sensore posto sul pedale della retromarcia attiva anche il segnale
acustico di sicurezza.
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Sulla leva del freno di stazionamento e sotto il cofanetto di plastica nera che la ricopre è posizionato un sensore
che rileva quando il freno è inserito e permette al motore di rimanere in moto anche se l'operatore ha
abbandonato il posto guida.
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E' presente anche un sensore sul pedale del freno d'emergenza che accende le luci di stop sulla barra fanali
posteriore.
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L'elettrovalvola del bloccaggio differenziale si trova dietro al radiatore (fig. 42): quando essa è attiva, si illumina
un led verde.
Il sensore del cesto pieno è montato sul deflettore mobile dentro al cesto e invia il segnale per disinnestare le
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lame quando il cesto è pieno (fig. 14, rif. A).
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Il sensore di cesto abbassato è posizionato sul lato sinistro del cesto (fig. 35, rif. B) ed è lì a garantire la
sicurezza dell'operatore in fase di lavoro. Disattiva la PTO ed impedisce il suo innesto quando il cesto è
sollevato.
All'interno della seduta del sedile è presente un sensore che avverte se l'operatore è seduto. Se premuto,
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quindi con operatore a bordo macchina, consente l'attivazione della PTO (se il freno di parcheggio non è
inserito), permette il funzionamento del distributore che comanda i servizi idraulici ed in più consente di
mantenere il motore in moto senza freno di parcheggio.
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Sul radiatore, nella parte olio, è presente un sensore che controlla la temperatura olio idrostatico. Se
quest'ultima supera i 82°C si accende la spia dedicata sul cruscotto (fig. 2, rif. Q)
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Sul filtro aria motore è presente un sensore che accende la spia d'intasamento (fig.2, rif. C) sul cruscotto
quando le cartucce sono troppo sporche e non permettono il corretto flusso d'aria al motore.
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Nella vaschetta del liquido refrigerante motore (fig. 7, rif. A) è presente un sensore di livello, che salvaguarda il
motore dalla mancanza di liquido seguendo una specifica logica d'intervento che è descritta nel capitolo
"RABBOCCO LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO MOTORE".
RIGENERAZIONE DEL FILTRO ANTIPARTICOLATO
Il motore della FD2200TS Stage5, oltre che ad essere dotato di alimentazione common rail e di valvola EGR, è
anche equpaggiato di filtro antiparticolato per i gas di scarico atto a contribuire nella riduzione delle emissioni
inquinanti
delle
polveri sottili (particolato – PM10).
La rigenerazione (o pulizia del sistema filtrante) viene gestita dalla centralina motore (fig. 18, rif. C) e può essere
automatica o manuale o forzata. Qualsiasi rigenerazione può avvenire solo a motore acceso e con temperatura
superiore di 60°C.
- AUTOMATICA: Per il tipo di funzionamento della macchina FD2200TS Stage5 la rigenerazione avverrà per la
quasi totalità dei casi automaticamente, l'operatore non si accorgerà di nulla. L'unica cosa che potrà notare è
l'accensione della spia che indica che la rigenerazione è in atto (fig. 2, rif. G). Se il motore verrà spento,
ovviamente, la pulizia si interromperà.
- MANUALE: Se la rigenerazione verrà interrotta per più volte o è inibita (questa opzione verrà spiegata di seguito
in questo capitolo) da troppo tempo, e i sensori all'interno del filtro rilevano una quantità di particolato troppo
elevata, la macchina richiederà una rigenerazione manuale. Per farlo accenderà la spia di richiesta sul cruscotto
(fig. 2, rif. F).
In questo caso bisognerà seguire le seguenti operazioni che dovranno permanere per tutta la fase di rigenerazione:
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