Questo adeguamento alle diverse quantità di acque reflue
viene regolato automaticamente dalla centralina. La relativa
fase viene visualizzata sullʼunità di controllo. Una panorami-
ca generale delle relative fasi e cicli è riportata nel capitolo
2.5.
Il rispetto dei seguenti consigli consente di evitare spese di
riparazione inutili e di aumentare la durata dellʼimpianto:
• lʼimpianto deve rimanere sempre acceso, anche durante il
periodo delle vacanze;
• non si deve convogliare lʼimpianto acqua esterna come
acqua piovana, sotterranea, di piscine e acquari;
• se vengono usati detergenti domestici assicurarsi che non
abbiano reazioni acide o alcaline. Consigliamo detergenti
e detersivi biodegradabili;
• i coperchi dellʼimpianto devono poter essere aperti;
• provvedere affinché lʼimpianto venga sottoposto a una re-
golare manutenzione da parte di una ditta specializzata;
• solo la camera di sedimentazione primaria deve essere
sfangata regolarmente (ogni 12-24 mesi circa) da una ditta
addetta allo smaltimento! Previo accordo con il diparti-
mento idrico preposto e la stipulazione di un contratto di
manutenzione, questo può eventualmente avvenire anche
secondo necessità.
Nota: in caso di messa fuori servizio, provvedere affinché
lʼimpianto rimanga pieno.
Osservare assolutamente:
si può continuare ad usare tutti i detergenti e detersi-
vi – ma si devono rispettare le disposizioni dei pro-
duttori sul dosaggio!
Se si rispettano le indicazioni dei produttori sul do-
saggio, si possono usare anche diversi pulitori di
condotti e tubi di scarico, ma con ogni introduzione di
questi detergenti muore una parte dei batteri. Se pos-
sibile, ricorrere a detergenti biodegradabili e rinunci-
are allʼuso di pulitori di condotti e tubi di scarico (vedi
6.3).
Indicazioni sul recupero dei fanghi:
Il recupero dei fanghi attivi è necessario per evitare la for-
mazione di una quantità troppo elevata di tali fanghi che pot-
rebbe causare anomalie nello scarico dellʼimpianto di depu-
razione e influire negativamente su impianti di dispersione
eventualmente esistenti. La quantità di fango recuperato se-
dimenta nella camera di sedimentazione primaria e viene
scaricato con lo smaltimento successivo del fango primario.
Il controllo del recupero dei fanghi può essere impostato at-
traverso i tempi T20 & T21. Dopo la messa in funzione
dellʼimpianto, per garantire una generazione più rapida della
biologia entrambi i recuperi dei fanghi dovrebbero essere im-
pediti per i primi 3 – 5 mesi. Dopo ogni smaltimento del fango
6. Funzionamento e smaltimento
primario (vedi punto 6.4 Smaltimento), può essere inoltre
sensato ridurre lʼimpostazione T20 ("Recupero fase vacan-
ze") per evitare uno scarico eccessivo di fanghi attivi. Per una
buona depurazione si dovrebbe provvedere affinché, a se-
conda delle condizioni di funzionamento, nella camera dei
fanghi attivi ci siano tra 300 ml/l e 600 ml/l di fanghi attivi. Se
questo valore non venisse raggiunto, ridurre o aumentare i
valori preimpostati del recupero dei fanghi. Nella tabella a
pagina 29 sono riportati i valori preimpostati dalla fabbrica.
6.2 Verifica da parte dellʼutente
Lʼutente dellʼimpianto di depurazione ha il dovere, verso il di-
partimento delle acque, di assicurare il perfetto funzio-
namento. dellʼimpianto. Anomalie di funzionamento dei pic-
coli impianti di depurazione biologica influiscono negativa-
mente sulla qualità dello scarico dellʼacqua chiarificata e de-
vono quindi essere individuate tempestivamente ed elimina-
te dallʼutente stesso o da un ditta qualificata addetta alla ma-
nutenzione. Per documentare i controlli, lʼutente ha il dovere
di tenere un registro delle operazioni. Alla fine di questo ma-
nuale è riportato un modello da copiare contenente tutte le
indicazioni necessarie.
Il dipartimento delle acque può esigere di prendere visione
di questo registro. Nel dettaglio, allʼutente viene richiesto di
eseguire regolarmente i seguenti controlli:
Controlli mensili
• Sulla centralina: trascrizione delle ore di funzionamento dal
display nel registro delle operazioni.
• Sulla camera di sedimentazione primaria: controllare se
sulla superficie dellʼacqua galleggia fango. Eventualmente
scaricarlo o scioglierlo con acqua pulita. Nella camera dei
fanghi attivi non deve entrare fango in modo incontrollato.
Al più tardi al raggiungimento del 70% della capacità di ri-
cezione, il fango deve essere smaltito. La misurazione dello
spessore dello strato di fango avviene analogamente a
quella del livello dellʼolio nei veicoli. Usare unʼasta lunga o
un ausilio simile, che viene immerso fino alla base della ca-
mera di sedimentazione primaria. Lo strumento di misura
viene quindi tolto dalla cisterna ed è possibile misurare lo
spessore dello strato di fango. Una misurazione esatta può
essere eseguita da personale specializzato.
• Sulla camera dei fanghi attivi: controllo visivo per con-
trollare la limpidezza dellʼacqua di scarico.
• Controllo visivo del processo di miscelazione e dellʼimmis-
sione di bolle dʼaria
Manutenzione da parte di una ditta specializzata nel rispet-
to delle indicazioni delle autorità competenti. Se lʼaltezza del
fango è di 95 cm dal fondo della cisterna, è stato raggiunto
ca. il 70% della capacità di ricezione.
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