Fig.2
1
Dispositivo di controllo scarico fumi
2
Cappa scarico
3
Scambiatore di calore
4
Bruciatore pilota
5
Bruciatore
6
Valvola idraulica
7
Regolatore di temperatura
8
Valvola gas
9
Entrata gas
10
Vite di regolazione
11
Pulsante piezo
12
Comando gas
13
Presa di pressione
14
Elettrodo di accensione
15
Termocoppia
2. INSTALLAZIONE
2.a Normative (Fig.3)
L'impiego delle apparecchiature a gas è sottoposto ad una precisa
regolamentazione. è pertanto indispensabile osservare le norma-
tive UNI-CIG 7129 e 7131.
Per i gas di petrolio liquefatti (G.P.L.), l'installazione dovrà essere
conforme alle prescrizioni delle società distributrici e rispondere ai
requisiti delle norme sopra citate.
2.b Fissaggio a parete (Fig.4)
Precauzioni
Non installare questo apparecchio in un locale che presenti
una atmosfera ambiente contenente polveri o vapori grassi
e/o corrosivi.
- L'apparecchio deve essere installato su una parete idonea ed in
prossimità di un condotto di evacuazione fumi.
- Per consentire le operazioni di manutenzione èindispensabile
lasciare intorno all'apparecchio le distanze minime indicate in
fig. 3
Ubicazione
- Lo scaldabagno non deve essere mai chiuso ermeticamente in
un mobile o una nicchia ma deve essere previsto un adeguato
afflusso d'aria (fig. 4)
- lo scaldabagno non deve essere posto al di sopra di una cucina
o altro apparecchio di cottura al fine di evitare la deposizione
del grasso dei vapori di cucina e conseguentemente un cattivo
funzionamento
- le pareti sensibili al calore (per es. quelle in legno) devono es-
sere protette con opportuno isolamento.
- in fig. 4 vengono indicate le quote dell'apparecchio per il suo
fissaggio a parete
11
C
244
E
605
F
150
2.c Ventilazione dei locali
L'installazione dello scaldabagno deve sottostare a tutte le prescri-
zioni contenute nella norma UNI-CIG 7129 e 7131 ed aggiorna-
menti. Consultare il presente libretto di istruzioni al paragrafo 2.a.
Attenzione: Questo apparecchio può essere installato e funzio-
nare solo in locali permanentemente ventilati secondo la norma
UNI 7129.
14
274
640
155
Volumi d'aria
È indispensabile che nei locali in cui sono installati apparecchi a
gas (di tipo B) possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene
richiesta dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione
del locale.
- è vietata per la sua pericolosità, il funzionamento nello stesso
locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente allo
scaldabagno
- l'ambiente in cui è installato lo scaldabagno deve essere prov-
visto della regolare presa d'aria per la ventilazione del locale.
Afflusso dell'aria
L'afflusso naturale dell'aria deve avvenire per via diretta attraver-
so:
- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare
che danno verso l'esterno;
- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi ramificati.
L'aria di ventilazione deve essere prelevata direttamente dall'ester-
no, in zona lontana da fonti di inquinamento.
È consentita anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo del-
l'aria da locali attigui a quello da ventilare, con le avvertenze e le
limitazioni di seguito riportati:
- il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta;
- nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi raccordati
a condotti di scarico;
- il locale adiacente non sia adibito a camera da letto o non costi-
tuisca parte comune dell'immobile;
- il locale adiacente non sia un ambiente con pericolo di incendio,
quali rimesse, garage, magazzini di materiali combustibili, ecc.
- il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto al lo-
cale da ventilare per effetto di tiraggio contrario (il tiraggio con-
trario può essere provocato dalla presenza nel locale, sia di
altro apparecchio di utilizzazione funzionante a qualsivoglia tipo
di combustibile, sia di un caminetto, sia di qualunque dispositivo
di aspirazione, per i quali non sia stato previsto un ingresso di
aria);
- il flusso dell'aria dal locale adiacente sino a quello da ventilare
possa avvenire liberamente attraverso aperture permanenti.
2.d Collegamento gas
Consultare il presente libretto di istruzioni al paragrafo 2.a.
Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigen-
ti. Prima di effettuare l'installazione dell'apparecchio èopportuno
soffiare nella conduttura del gas onde eliminare eventuali residui
di lavorazione. Collegare lo scaldabagno alla tubazione gas del-
l'impianto interno e inserire a monte dell'apparecchio un rubinetto
per la intercettazione e l'apertura gas.
Gli scaldabagni funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole
provviste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono es-
sere collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza
per le persone e per l'ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma.
Per la prima messa in funzione dell'apparecchio, far effettuare da
personale professionalmente qualificato le seguenti verifiche:
- il controllo della tenuta interna ed esterna dell'impianto di addu-
zione del gas;
- la regolazione della portata del gas secondo la potenza richie-
sta dall'apparecchio;
- che l'apparecchio sia alimentato dal tipo di gas per il quale è
predisposto;
- che la pressione di alimentazione del gas sia compresa nei va-
lori riportati in targhetta;
- che l'impianto di alimentazione del gas sia dimensionato per la
portata necessaria all'apparecchio e che sia dotato di tutti i di-
spositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
In caso di assenza prolungata dell'utente dell'apparecchio, chiu-
dere il rubinetto principale di adduzione del gas all'apparecchio.
Non ostruire le aperture di areazione del locale dove installato un
apparecchio a gas per evitare situazioni pericolose quali la forma-
zione di miscele tossiche ed esplosive.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi
elettrici.
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FONTE 11-14 AP