Patek Philippe CALIBER CH 28-520 Mode D'emploi page 51

51
nella vasta gamma di complicazioni
in cui Patek
Philippe esercita il suo virtuosismo, il cronografo
ha sempre avuto il posto d'onore. Tra il 2005 e
il 2012, la manifattura ginevrina ha riaffermato
questo savoir-faire e questa supremazia svilup-
pando una gamma completa di otto movimenti
cronografici interamente « maison » che vanno dal
cronografo classico a carica manuale (con ruota
a colonne e innesto orizzontale), al cronografo a
carica automatica (con innesto verticale a dischi),
senza dimenticare i molto complessi cronografi à
rattrapante (con o senza calendario perpetuo).
'
l essenza del cronografo
In occasione dei suoi 175 anni, Patek Philippe ha
reso omaggio a questo suo ricco patrimonio cre-
ando uno strumento a scale multiple che si rian-
noda alle origini del cronografo – l'epoca in cui il
tachimetro (per calcolare la velocità), il telemetro
(per la distanza) ed il pulsometro (per contare le
pulsazioni) erano di uso corrente in diversi campi.
È nato così un cronografo « depurato », nel quale
l'accento è posto sulla lancetta al centro che con-
sente di effettuare misurazioni sulle tre scale. Il
nuovo calibro CH 28-520 rappresenta in maniera
esemplare l'alleanza della tradizione con l'in-
novazione. In esso viene combinato un classico
sistema di comando con ruota a colonne, con un
innesto verticale moderno che elimina qualsiasi
rischio di salto o rimbalzo della lancetta quando si
innesta il cronografo. Questo tipo di innesto non
comporta praticamente alcuna usura, la lancetta
del cronografo può essere anche utilizzata come
lancetta dei secondi. La funzione flyback consente
di iniziare un nuovo cronometraggio in qualsiasi
momento mediante una semplice pressione sul
pulsante a ore 4, senza dover fermare il cronografo
e rimetterlo a zero.