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Samap écosystème F100 Notice D'instruction page 28

Moulin

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• Introdurre oggetti di metallo nel foro di alimentazione in chicchi; ogni intervento deve avvenire a
mulino disinserito e a mola fissa svitata.
• Lavare o mettere a contatto con liquidi le mole. Se inavvertitamente ciò dovesse succedere, fatele
asciugare per 3 giorni all'aperto o nel forno a temperature 50°.
• Regolare la finezza del macinato mentre si trovano ancora chicchi fra le mole, salvo precise situazioni
(v. usura delle mole).
• Avviare l'apparecchio e macinare senza aver fissato il selettore di farina.
• Avviare l'apparecchio senza aver montato la mola fissa(12).
• Introdurre durante l'uso un oggetto qualunque o le dita nel foro di eiezione della farina (11).
Rischiereste di ferirvi gravemente.
OGNI INTERVENTO DEVE AVVENIRE AD APPARECCHIO DISINSERITO
I. USURA DELLE MOLE DI PIETRA DEI MACINA-CEREALI "SAMAP"
Le mole di pietra del mulino SAMAP sono realizzate con elementi naturali, e cioè: da una parte l'abrasivo (la
parte attiva della mola) che è il CORINDONE naturale più duro che si conosca e che si chiama NAXOS, dal
luogo di origine (una delle isole greche) e, dall'altra, il legante o cemento realizzato con magnesite terrestre
e marina.
L'unico fine del cemento o legante è di mantenere fermamente a posto i grani di abrasivo. Le mole del
mulino SAMAP non contengono nessun elemento sintetico come resine, colle, ecc..
E'naturale che le mole si consumano. Certamente, per uso familiare, l'usura è molto ridotta, ma esiste.
Alcuni nostri mulini ad uso familiare, hanno superato in alcuni casi le 20 tonnellate di macinato fine, che
significa, per uso famiglia, una durata rispettabile (si calcola da 150 a 250 kg di grano all'anno per famiglia).
Data la robustezza del complesso del mulino SAMAP, è prevista la possibilità di ricambio delle mole ; vale a
dire che è possibile in ogni momento sostituire la mola rotante e la mola fissa con mole nuove.
Succede che il concetto di usura delle mole sia valutato differentemente dagli utenti. Alcuni si allarmano
appena vedono tracce di usura vicino al centro della pietra (che è il più usato, poichè è qui che avviene la
frantumazione). Altri, per contro, finiscono per constatare dopo anni di uso familiare una macinazione meno
fine senza preoccuparsi dello stato delle mole.
Fra queste due posizioni estreme, vorremmo farvi conoscere la nostra esperienza e aiutarvi ad aver cura
delle vostre mole in modo che rendano il lore servizio il più a lungo possibile.
Comunque, ricordate il principio di base : LA MACINAZIONE FINE CONSUMA MENO LE MOLE. Di
conseguenza è la macinazione grossa che le consuma di più.
Qual'è la spiegazione di questo paradosso ?
Logicamente si è portati a credere che la macinazione fine provochi l'usura massima ; ciò è falso. In effetti,
quando le mole si toccano (o quasi), l'abrasivo, cioè il corindone delle mole, si usa fino all'ultimo centesimo
di millimetro. Non può sfuggire nulla, poichè lo strettissimo spazio rimasto fra le due mole è occupato dai
grani o dalla farina.
Nella macinazione grossa, invece, vi è una tendenza a scalzare l'abrasivo dal cemento prima che questi sia
completamente usato.
Certamente, si tratta di particelle paragonabili a polvere, ma questa usura o questo scalzamento è
nettamente superiore riguardo alla macinazione fine. Questa "polvere" provocata dall'usura delle mole
(mescolandosi alla farina a dosi quasi omeopatiche) è riconosciuta utile alla salute, a causa dell'apporto di
oligo-elementi propri delle pietre naturali.

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