noccioli, sali, scorie.
I materiali viscosi devono essere prima raffreddati, ad es. median-
te aggiunta di ghiaccio secco tritato nella camera di triturazione.
Il materiale deve essere pre-triturato in pezzi con diametro di ca.
10 mm (granulometria del materiale da inserire: 10 mm; è consi-
gliabile la dimensione di un chicco di mais).
Triturazione a taglienti:
Il mulino A 11 basic con taglienti consente di triturare materiali
voluminosi, elastici, fibrosi, morbidi e sostanze contenenti cellulo-
sa. I materiali misti, come ad es. rifiuti, devono essere privi di ferro
e matalli non ferrosi. Il materiale da triturare non deve essere trop-
po umido o grasso, in quanto potrebbe incollarsi alle pareti della
camera di triturazione. Qui di seguito viene riportato un elenco
delle sostanze che possono essere macinate: Foglie, fibre, spezie,
cereali, luppolo, cartone, carta, fieno, materiali sintetici, tabacco,
torba, mangimi, pasta alimentare, radici.
La dimensioni del grano del materiale da triturare non dovrebbero
superare i 10 mm. In caso di materiali umidi e collsi (ad es. pesce,
carne) è consigliabile aggiungere acqua, in modo tale che il mate-
riale non si incolli alle pareti della camera di triturazione e rimanga
nel raggio d'azione del coltello.
Nota: In caso di aggiunta d'acqua, l'altezza di riempimento non
deve superare il 50% della capacità massima. In tal caso, il mulino
può essere azionato solo in posizione verticale (non scuotere
l'apparecchio e non ruotarlo sulla testata).
Attenzione: I materiali non elencati sopra, e per i quali non si è
sicuri riguardo al rischio di esplosione (esplosione di polvere in
seguito alla carica elettrostatica) e alla durezza, possono essere tri-
turati con il mulino A 11 basic solo dopo esplicita autorizzazione
della IKA.
Lavorare con refrigeranti
Attenersi alle avvertenze per la sicurezza.
A causa dello sminuzzamento si ha un riscaldamento del materi-
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ale da triturare. Talvolta ciò può essere non auspicabile, poiché il
riscaldamento può alterare il materiale da triturare (p.es. aumento
delle ossidazioni, perdita di umidità, evaporazione di componenti
volatili, ...).
I materiali da triturare viscosi o con un alto contenuto di grasso si
possano triturare solo tramite infragilimento mediante refrigeranti.
A 11 basic consente due procedimenti di raffreddamento:
Raffreddamento con ghiaccio secco (CO
Per prima cosa il prodotto viene messo nella camera di triturazio-
ne, poi si aggiunge il ghiaccio secco pestato. Il ghiaccio secco dov-
rebbe essere mescolato completamente con il materiale da tritu-
rare. Il gruppo motore deve essere messo in funzione solo quan-
do il ghiaccio secco è completamente evaporato, altrimenti può
generarsi una pressione elevata nel vano di triturazione.
Tenere presente che con la triturazione il materiale si scalda di
nuovo molto rapidamente (dopo circa 10 secondi il materiale da tri-
turare può avere di nuovo raggiunto la temperatura ambiente). Nel
caso che con un unico raffreddamento il risultato della triturazione
non sia adeguato, può essere necessario ripetere diverse volte il
processo.
Raffreddamento con azoto liquido (N
Attenersi alle avvertenze per la sicurezza soprattutto nel caso del
raffreddamento con azoto liquido e indossare sempre il proprio
equipaggiamento di protezione personale (occhiali di protezione,
guanti protettivi, ...).
Il materiale da triturare infragilito con azoto liquido dovrebbe esse-
re sminuzzato mediante un polverizzatore (A 11.1 o A 11.3).
L'impiego del coltello (A 11.2) non è consigliabile (perde veloce-
mente il filo).
La camera di triturazione A 11.5 (in dotazione) è in materiale plas-
tico fluorurato (ETFE) con inserto in acciaio inossidabile.
Per prima cosa il prodotto viene versato nella camera di triturazio-
ne. Mediante un apposito recipiente Dewar l'azoto liquido viene
versato nella camera di triturazione in modo che il campione sia
completamente coperto o nuoti nell'azoto liquido. Il gruppo moto-
re deve essere messo in funzione solo quando l'azoto liquido
): ca. –78 °C
2
): ca. –196 °C
2
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