tuttavia riportare l'intera casistica di utilizzi non corretti, si consiglia quindi di dare sempre la priorità alle proprie conoscenze,
formazione, esperienza e responsabilità personale.
È necessario creare un piano di salvataggio che consenta di agire rapidamente in caso di emergenza!
Prima di usare un DPIAC, l'utilizzatore deve disporre delle necessarie conoscenze in materia di misure di salvataggio sicure ed
efficaci. È necessario che venga inoltre istruito su eventuali pericoli e modalità per evitarli, esecuzione in sicurezza delle procedure
di salvataggio ed emergenza. Le necessarie misure di salvataggio devono essere definite nel corso di un'analisi dei rischi prima
dell'impiego del DPIAC. Il piano di emergenza deve tenere in considerazione le misure di salvataggio da adottare per tutti i casi che
possono verificarsi durante le operazioni di lavoro: è necessario delineare quindi per tutti gli ambiti di impiego del DPIAC un'analisi
dei rischi e relativo piano di salvataggio che descriva la soluzione più rapida e che includa tutte le attrezzature e le procedure per
eseguirla efficacemente. Le attrezzature considerate necessarie per un possibile intervento di salvataggio devono rimanere
sempre montate ed essere sempre a disposizione per l'immediato utilizzo, senza ritardi. In caso contrario può verificarsi
trauma da sospensione!
Dal punto di vista medico le conseguenze del trauma da sospensione vengono descritte come segue:
•
dopo circa 2 - 5 min. il soggetto perde la capacità di agire
•
già dopo 10 - 20 min. è possibile il verificarsi di lesioni fisiche irreversibili e
•
in seguito sussiste il rischio di pericolo di vita.
Per tutte queste ragioni è assolutamente necessario eseguire tempestivamente le misure di salvataggio!
Se la persona che deve essere salvata è cosciente, è importante che muova le gambe. Se possibile, sollevare il corpo utilizzando
attrezzature idonee (es.: fettucce, dispositivi di raccordo, cinghie antitrauma di sospensione, ecc. ...) dall'imbarcatura al fine di
allentare la pressione dei cosciali sul lato interno delle gambe. In questo modo è possibile rallentare o persino impedire che il sangue
fluisca verso le estremità, agevolandone invece la risalita.
Indicazioni sui dispositivi di ancoraggio!
•
In linea generale, il sistema di ancoraggio a cui l'attrezzatura è assicurata deve trovarsi quanto più "perpendicolare" possibile
all'utilizzatore (per evitare l'effetto pendolo in caso di caduta).
•
Il punto di ancoraggio dovrebbe essere sempre scelto in modo da ridurre al minimo l'altezza di caduta.
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Misurare l'area di caduta con attenzione per evitare che, in caso di caduta, l'utilizzatore impatti con un ostacolo, ovvero venga
impedito l'impatto con il terreno.
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Evitare in particolare che eventuali bordi affilati possano danneggiare l'imbracatura (es. fettucce tessili) e prestare particolare
attenzione alla chiusura corretta di tutti gli elementi di raccordo (es. moschettoni).
•
La portata del manufatto/terreno deve essere assicurata per le forze indicate per il sistema di ancoraggio.
•
Soluzioni temporanee di ancoraggio (travi in legno o in acciaio, ecc. ...) devono essere in grado di sostenere l'energia derivante
in caso di caduta (per il valore indicativo della resistenza cfr. EN795 (= valore minimo 12kN/persona).
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Se possibile, utilizzare un punto di ancoraggio normalizzato in base a EN795 e classificato come tale. I dispositivi di ancoraggio
assicurati a infrastrutture devono essere conformi a EN795.
Prima di ogni impiego è necessario effettuare un controllo visivo funzionale del presente DPIAC al fine di verificarne il corretto stato
di utilizzo. In caso di dubbio, eventuali prodotti in apparenza non più sicuri NON DEVONO ESSERE UTILIZZATI, ma è necessario
scartarli immediatamente. Controllare sempre il DPIAC nel suo complesso.
Prima di ogni impiego, controllare i prodotti per la sicurezza A.HABERKORN in base ai seguenti punti:
•
danni e decolorazione di componenti portanti essenziali per la sicurezza (lacerazioni, tagli, abrasione, ecc. ...)
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deformazione di componenti in metallo (es. a cinghie, moschettoni, anelli, ecc. ...)
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indicatori di caduta (intatto, non danneggiato)
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lacerazioni/tagli (sfilacciatura, fili sciolti, componenti in plastica, ecc. ...)
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sporco grave non rimovibile (es. grassi, oli, bitumi, ecc. ...)
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sollecitazione termica estrema, calore frizionale o da contatto, (es. tracce di fusione, fili/fibre incollati)
•
controllo della funzionalità delle chiusure = (es. fibbie a incastro, moschettoni, ecc. ...)
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calza della fune danneggiata (interno della fune visibile)
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grave deformazione assiale e/o radiale della fune di tipo kernmantel (es. rigidità, punti di piegamento, vistosa "spugnosità")
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spostamento estremo della calza della fune
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usura estrema dei materiali (abrasione, sfilacciatura, aree ruvide, punti di frizione, ecc. ...)
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tutte le cuciture (aspetto dei punti)
Sulle cuciture non devono essere visibili tracce di usura (abrasione/sfilacciatura). In caso di decolorazione, anche parziale, delle
cuciture (refe, cucirino) il prodotto deve essere smaltito immediatamente
•
Contaminazione chimica
Evitare assolutamente il contatto con prodotti chimici, in particolare con gli acidi. I danni derivanti da agenti chimici non sono
sempre rilevabili al controllo visivo. Smaltire subito i prodotti tessili che sono entrati in contatto con acidi.
•
Tutte le etichette devono essere presenti e interamente leggibili.
In caso di dubbi contattare il rivenditore o il produttore!
Durante l'uso, questo prodotto per la sicurezza deve essere protetto da:
•
deterioramento meccanico (abrasione, schiacciamento, tagli, bordi affilati, sovraccarico, ecc. ...)
•
deterioramento termico (esposizione diretta a fiamme, scintille, qualsiasi tipologia di fonte di calore, ecc. ...)
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contaminazione chimica (acidi, basi, sostanze liquide e solide, gas, nebbia, vapori, ecc. ...)
•
e tutte le possibili influenze che possono causare eventuali danni.
Bordi affilati:
I bordi affilati rappresentano un particolare pericolo e sono in grado di danneggiare i prodotti tessili fino a causarne la rottura. Fare
sempre attenzione a proteggere in maniera ottimale i bordi per evitare eventuali danni.
Il DPIAC deve essere sottoposto a controllo visivo e della funzionalità da parte di PERSONA QUALIFICATA (cfr. Punto 2.4) almeno
una volta l'anno (la frequenza del controllo dipende dalla tipologia e dall'intensità dell'utilizzo). Tale controllo deve includere anche
la rilevazione di eventuali danni e usura.
Nel registro di controllo devono essere inseriti i seguenti dati al fine di documentare l'ispezione periodica:
•
esito del controllo
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