I-Tech MIO-CARE Tens Mode D'emploi page 12

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10. Elettrostimolazione ed intensità di stimolazione.
L'elettrostimolazione consiste nella trasmissione al corpo umano di microimpulsi elettrici.
I campi di applicazione dell'elettrostimolazione sono: terapia del dolore, recupero del trofismo
muscolare dopo traumi o interventi operatori, preparazione atletica e trattamenti estetici.
Per ognuna di queste applicazioni sono utilizzati impulsi elettrici specifici.
L'intensità della stimolazione è rappresentata sul visore di MIO-CARE, per ogni canale con
una scala crescente da 0 a 50.
Per tutti i programmi, quando è stata impostata l'intensità iniziale, MIO-CARE procederà fino
alla fine del programma stesso senza bisogno di altri interventi da parte dell'utente
Le tipologie di impulsi possono essere così suddivise:
1. Impulso tens: nei programmi tens, l'intensità va regolata tra la soglia di percezione e la
soglia del dolore. Il limite massimo è rappresentato dal momento in cui la muscolatura
circostante l'area trattata inizia a contrarsi. È consigliabile restare sotto tale limite.
2. Impulso di lipolisi/drenaggio: l'effetto "pompa" viene prodotto da contrazioni toniche
sequenziali. L'intensità deve essere sufficiente a produrre queste contrazioni: maggiore
sarà la contrazione, maggiore sarà l'effetto pompa indotto. Ma attenzione: non serve
resistere ad intensità elevate tali da produrre dolore. Si consiglia di eseguire le prime
sedute di elettrostimolazione ad intensità basse in modo da consentire all'organismo di
adattarsi a sensazioni nuove. In questo modo l'aumento di intensità sarà graduale e per
nulla traumatico.
3. Impulso di riscaldamento: in questo caso sarà necessario produrre una stimolazione con
intensità a crescita graduale, in modo da innalzare gradualmente il metabolismo del
muscolo trattato. Un po' quello che succede con la propria autovettura: prima di portarla ai
massimi regimi di giri bisogna riscaldare il motore.
4. Impulso di contrazione tonificante, allenante, atrofia: durante l'impulso allenante il
muscolo trattato dovrà produrre delle vistose contrazioni. Si noterà anche ad occhio nudo
come il muscolo tenda ad irrigidirsi e crescere di volume. Si consiglia di alzare l'intensità
gradualmente (nella prima contrazione) per individuare un giusto comfort di stimolazione.
Nella seconda contrazione allenante si alzerà ulteriormente l'intensità fino a raggiungere la
soglia soggettiva di sopportazione; questa operazione andrà ripetuta di contrazione in
contrazione, fino a portare il carico di lavoro ai livelli di intensità consigliati nella descrizione
dei singoli programmi. Si consiglia inoltre di annotare le intensità raggiunte per cercare di
migliorare il livello di stimolazione e di conseguenza le prestazioni.
5. Impulso di massaggio, defaticante, recupero attivo: l'intensità dovrà essere regolata
gradualmente, ottenendo un massaggio del muscolo trattato. Si consiglia di regolare
l'intensità a valori tali da ottenere un massaggio assolutamente confortevole. Si tenga
conto che in questo caso non bisogna resistere ad intensità elevate, perché si tratta di un
massaggio, pertanto sarà possibile progredire gradualmente con l'aumento dell'intensità
senza eccessi.
6. Impulso di capillarizzazione: alzare gradualmente l'intensità fino a produrre una
stimolazione costante e visibile dell'area trattata; si consiglia una soglia di stimolazione
media, sempre al di sotto della soglia del dolore.
IACER S.r.l.
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MNPG04 Rev. 03 Ed. 02/09

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