Sime RMG 70 MK.II Mode D'emploi page 5

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2.2
AL LAC CIA MEN TO
IMPIANTO
Prima di procedere al collegamento
della caldaia è buona norma far circola-
re acqua nelle tubazioni per eliminare gli
eventuali corpi estranei che potrebbero
compromettere la buona funzionalità
dell'apparecchio. L'al l ac c ia m en t o al l 'im-
pian t o de v e es s e r e ese g ui t o con raccordi
rigidi che non devono provocare sol l e c i-
ta z io n i di al c un ge n e r e al l 'ap p a r ec c hio.
È op p or t u n o che i col l e g a m en t i sia n o
fa c il m en t e di s con n et t i b i l i a mez z o boc-
chet t o n i con rac c or d i gi r e v o l i. È sem p re
con s i g lia b i l e mon t a r e del l e ido n ee sa r a-
ci n e s che di in t er c et t a z io n e sul l e tu b a z io-
ni di man d a t a e di ri t or n o im p ian t o.
Per po ter ot te ne re una buo na di stri bu-
zio ne d'ac qua al l'in ter no del cor po in
ghi sa è ne ces sa rio che le tu ba zio ni di
man da ta e ri tor no im pian to sia no col-
le ga te sul lo stes so la to del la cal daia.
Di se rie la cal daia vie ne for ni ta con gli
at tac chi sul la to si ni stro, con la pos si-
bi li tà che gli stes si pos sa no es se re por-
ta ti sul la to de stro. In tal caso spo stare
sullo stesso lato sia il di stri bu to re d'ac-
qua, po sto sul col let to re di ri tor no, che
i bulbi dei termostati posti nella guaina.
È con s i g lia b i l e che il sal t o ter m i c o tra la
tu b a z io n e di man d a t a e ri t or n o im p ian t o
non su p e r i i 20°C. È per t an t o uti l e a ta l e
sco p o in s tal l a r e una val v o l a mi s ce l a-
tri c e.
AT TEN ZIO NE: È ne ces sa rio che la pom-
pa o più pom pe di cir co la zio ne dell'im-
pian to sia no in se ri te con tem po ra nea-
men te al l'ac cen sio ne del la cal daia.
A ta le pro po si to è con si glia to l'u so di un
si ste ma au to ma ti co di pre ce den za.
L'al l ac c ia m en t o gas de v e es s e r e rea l iz-
za t o con tu b i di ac c iaio sen z a sal d a t u r a
(ti p o Man n e s mann), zin c a t i e con giun-
zio n i fi l et t a t e e guar n i t e, esclu d en d o rac-
cor d i a tre pez z i sal v o per i col l e g a m en t i
ini z ia l i e fi n a l i. Ne g li at t ra v er s a m en t i dei
mu r i la tu b a z io n e de v e es s e r e po s ta in
apposita guai n a. Nel dimensionamento
delle tubazioni gas, da contatore a calda-
ia, si dovrà tenere conto sia delle portate
in volumi (consumi) in m
3
/h che della
relativa densità del gas preso in esame.
Le sezioni delle tubazioni costituenti
l'impianto devono essere tali da garan-
tire una fornitura di gas sufficiente a
coprire la massima richiesta, limitando
la perdita di pressione tra contatore
e qualsiasi apparecchio di utilizzazione
non maggiore di:
– 1,0 mbar per i gas della seconda
famiglia (gas naturale)
– 2,0 mbar per i gas della terza famiglia
(butano o propano).
All'interno del mantello é applicata una
targhetta adesiva sulla quale sono ripor-
tati i dati tecnici di identificazione e il
tipo di gas per il quale la caldaia é pre-
disposta.
2.3
CA RAT TE RI STI CHE
AC QUA DI ALIMENTAZIONE
L'acqua di alimentazione del circuito
riscaldamento deve essere trattata in
conformità alla Norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche piccole
incrostazioni di qualche millimetro di
spessore provocano, a causa della loro
bassa conduttività termica, un notevo-
le surriscaldamento delle pareti della
caldaia, con conseguenti gravi inconve-
nienti.
È assolutamente indispensabile il tratta-
mento dell'acqua nei seguenti casi:
– Im p ian t i mol t o este s i (con ele v a t i
con t e n u t i d'ac q ua).
– Fre q uen t i im m is s io n i d'ac q ua di rein-
te g ro nel l 'im p ian t o.
– Nel ca s o si ren d es s e ne c es s a r io lo
svuo t a m en t o par z ia l e o to t a l e del-
l'im p ian t o.
2.3.1
Filtro sulla tubazione gas
La val v o l a gas mon t a di se r ie un fil t ro
al l 'in g res s o che non è co m un q ue in gra-
do di trat t e n e r e tut t e le im p u r i t à con-
te n u t e nel gas e nel l e tu b a z io n i di re t e.
Per evi t a r e il cat t i v o fun z io n a m en t o del l a
val v o l a, o in cer t i ca s i ad d i r it t u r a l'e s clu-
sio n e del l e si c u r ez z e di cui la stes s a è
do t a t a, si con s i g lia di mon t a r e al l 'en t ra t a
del l a tu b a z io n e gas del l a cal d aia un ade-
gua t o fil t ro.
2.4
RIEM PI MEN TO IM PIAN TO
Il riem p i m en t o va ese g ui t o len t a m en t e
Fig. 3/a
per da r e mo d o al l e bol l e d'a r ia di usci r e
at t ra v er s o gli op p or t u n i sfo g hi po s ti sul-
l'im p ian t o di ri s cal d a m en t o.
La pres s io n e di ca r i c a m en t o a fred d o
del l 'im p ian t o e la pres s io n e di pre g on-
fiag g io del va s o di espan s io n e, do v ran n o
cor r i s pon d e r e o co m un q ue non es s e r e
in f e r io r i al l 'al t ez z a del l a co l on n a sta t i c a
del l 'im p ian t o (Esem p io: per una co l on n a
sta t i c a di 5 me t ri la pres s io n e di pre c a r i-
ca del va s o e la pres s io n e di ca r i c a m en-
to del l 'im p ian t o do v ran n o cor r i s pon d e r e
al m e n o al va l o r e mi n i m o di 0,5 bar).
2.5
CAN NA FU MA RIA
(fig. 4)
Una canna fumaria per l'evacuazione
nell'atmosfera dei prodotti della combu-
stione di apparecchi a tiraggio naturale
deve rispondere ai seguenti requisiti:
– essere a tenuta dei prodotti della
combustione, impermeabile e termi-
camente isolata;
– essere realizzata in materiali adatti
a resistere nel tempo alle normali
sollecitazioni meccaniche, al calore
ed all'azione dei prodotti della com-
bustione e delle loro eventuali con-
dense;
– avere andamento verticale ed essere
priva di qualsiasi strozzatura in tutta
la sua lunghezza;
– essere adeguatamente coibentata per
evitare fenomeni di condensa o di raf-
freddamento dei fumi, in particolare
se posta all'esterno dell'edificio od in
locali non riscaldati;
– essere adeguatamente distanziata
mediante intercapedine d'aria o iso-
lanti opportuni, da materiali combu-
stibili e facilmente infiammabili;
– avere al di sotto dell'imbocco del
primo canale da fumo una camera di
raccolta di materiali solidi ed even-
tuali condense, di altezza pari almeno
a 500 mm. L'accesso a detta camera
deve essere garantito mediante un'a-
pertura munita di sportello metallico
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