Bresser Pollux 150/1400 EQ3 Mode D'emploi page 28

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  • FRANÇAIS, page 18
Allentare la vite di fissaggio (fig. 25, X) e rimuovere tutti gli acces-
sori dal portaoculare (fig. 1, 6). Inserire ora la lente di inversione
(fig. 2, 20) direttamente nel portaoculare e stringere di nuova-
mente la vite di fissaggio. Poi inserire l'oculare (ad es. f=20 mm)
nell'apertura della lente di inversione e stringere la vite di fissag-
gio (fig. 25, Y).
10.4. Lente di Barlow:
L'utilizzo di una lente di Barlow consente di triplicare gli ingran-
dimenti.
10.4.1 Montaggio ed uso dei telescopi a lente
Se si usa un telescopio a lente, la lente di Barlow va inserita
esclusivamente nel diagonale a specchio (fig. 13a, X). Rimuovere
quindi l'oculare dal diagonale a specchio e sostituirlo con la lente
di Barlow. In seguito, inserire prima l'oculare con la maggiore
focale e poi fissarlo serrando la vite di fissaggio (fig. 24).
10.4.2 Montaggio ed uso dei telescopi a specchio
Se si usa un telescopio a specchio, allentare la vite di fissaggio
del portaoculare (fig. 13b, X) e rimuovere l'oculare dal portaocu-
lare. Inserire poi la lente di Barlow direttamente nel portaoculare
e serrare nuovamente la vite di fissaggio. In seguito, inserire
prima l'oculare con la maggiore focale nella lente di Barlow e poi
fissarlo serrando la vite di fissaggio (fig. 24).
11. Uso – Smontaggio:
Dopo un'osservazione che si spera sia stata interessante e
fortunata, si consiglia di riporre l'intero telescopio in un luogo
asciutto e ben areato. In alcuni modelli di telescopio la montatura
e il treppiede sono facilmente separabili tramite viti. Anche
separando questi componenti, le impostazioni sulla montatura
rimangono inalterate. Non dimenticare di mettere i coperchietti
di protezione contro la polvere sull'apertura del tubo e sul por-
taoculare. Riporre anche gli oculari e tutti gli accessori ottici nei
relativi contenitori.
CONSIGLIO!
La lentille à redressement n'est pas faite pour
i
l'observation astronomique. Pour ce faire n'utilisez
que le miroir zénith et un oculaire.
Pour des observations de la terre et de la nature
vous pouvez utiliser la lentille à redressement
avec un oculaire.
NOTE per la pulizia
Pulire le lenti (gli oculari e/o gli obiettivi) soltanto con un panno
morbido e privo di pelucchi (es. in microfibra). Non premere trop-
po forte il panno per evitare di graffiare le lenti.
Per rimuovere eventuali residui di sporco più resistenti, inumidire
il panno per la pulizia con un liquido per lenti e utilizzarlo per
pulire le lenti esercitando una leggera pressione.
Proteggere l'apparecchio dalla polvere e dall'umidità! Dopo l'uso,
in particolare in presenza di un'elevata percentuale di umidità
dell'aria, lasciare acclimatare l'apparecchio a temperatura ambi-
ente in modo da eliminare l'umidità residua. Applicare i copri-
obiettivo e conservare l'apparecchio nella borsa fornita.
Parte III – Appendice
1. Possibili oggetti di osservazione
Qui di seguito abbiamo indicato alcuni corpi celesti e ammassi
stellari molto interessanti che abbiamo selezionato e spiegato
apposta per Lei. Nelle relative illustrazioni alla fine delle presen-
ti istruzioni troverà le informazioni necessarie su come poter
vedere gli oggetti celesti attraverso il Suo telescopio con gli
oculari forniti in dotazione in presenza di buone condizioni di
visibilità:
LUNA (fig. 31)
La Luna è l'unico satellite naturale della Terra.
Orbita:
circa 384.400 km dalla terra
Diametro:
3.476 km
Distanza:
384.401 km
La Luna era conosciuta già dalla preistoria. È il secondo oggetto
più luminoso nel cielo dopo il Sole. Siccome la Luna compie un
giro completo intorno alla Terra in un mese, l'angolo tra la Terra,
la Luna e il Sole cambia continuamente; ciò si vede anche dai
cicli delle fasi lunari. Il periodo di tempo che intercorre tra due
fasi successive di luna nuova è di circa 29,5 giorni (709 ore).
Costellazione ORIONE / M42 (fig. 32)
Ascensione retta: 05:32.9 (ore: minuti)
Declinazione:
-05:25 (gradii : minuti)
Distanza:
1.500 anni luce
Con una distanza di circa 1600 anni luce la nebulosa di Orione
è la nebulosa diffusa più luminosa nel cielo. Visibile anche
ad occhio nudo, costituisce comunque un degno oggetto di
osservazione ai telescopi di ogni dimensione, dal più piccolo
cannocchiale ai più grandi osservatori terrestri, fino all'Hubble
Space Telescope.
Si tratta della parte principale di una nuvola in realtà ben più
grossa di idrogeno e polvere che si estende per più di 10 gradi
su più della metà della costellazione di Orione. L'estensione di
questa nuvola gigantesca è di diverse centinaia di anni luce.
Costellazione LIRA / M57 (fig. 33)
Ascensione retta: 18:51.7 (ore : minuti)
Declinazione:
+32:58 (gradi : minuti)
Distanza:
4.100 anni luce
La famosa nebulosa anulare M57 viene spesso citata come
esempio di nebulosa planetaria e di oggetto estivo da osservare
nell'emisfero boreale. Recenti scoperte invece hanno confermato
che si tratta, con tutta probabilità, di un anello (toro) di materia
luminosa che circonda la stella centrale, e non un inviluppo
sferoidale o ellissoidale. Osservandola dal piano su cui pog-
gia l'anello, dovrebbe quindi assomigliare molto alla Nebulosa
Manubrio M27 invece noi la vediamo in prossimità di uno degli
assi polari
Costellazione Vulpecula / M27 (Fig. 34)
Ascensione retta:
19:59.6 (ore : minuti)
Declinazione: +22:43 (gradi : minuti)
Distanza:
1.250 anni luce
La Nebulosa Manubrio M27 o il Manubrio nella Vulpecula è stata
la prima nebulosa planetaria ad essere scoperta. Il 12 luglio
1764 Charles Messier scoprì questa nuova classe affascinante di
oggetti. Noi vediamo questo oggetto quasi esattamente dal suo
piano equatoriale. Osservando la Nebulosa Manubrio da uno dei
poli, la sua forma dovrebbe ricordare probabilmente la forma di
un anello e quindi assomigliare alla nebulosa anulare M57 che
già conosciamo.
Questo oggetto è ben visibile anche in presenza di condizioni
metereologiche quasi buone con ingrandimenti modesti.
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