Calcolo Della Pupilla D'uscita; Osservazione Del Cielo; Condizioni Per L'osservazione; Scelta Del Luogo Di Osservazione - Dörr DANUBIA DELTA 20 Notice D'utilisation

Eq1 & eq2 mount
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Un esempio per capire meglio: la Luna ha un diametro di circa 0,5° o 30 minuti d'arco; questa combinazione
di telescopio e oculare sarebbe quindi adatta per osservare la Luna per intero. Bisogna tener conto del fatto
che un ingrandimento troppo elevato e un campo visivo troppo piccolo rendono molto di cile riconoscere i
dettagli. È meglio iniziare dapprima con un ingrandimento basso e campo visivo ampio per poi aumentare in
un secondo tempo l'ingrandimento fi no a quando si saranno individuati i dettagli che si vogliono osservare. Si
consiglia quindi di cercare quindi prima la Luna con un ingrandimento basso ed esplorare solo in un secondo
momento le ombre proiettate dai singoli crateri!
08.3

CALCOLO DELLA PUPILLA D'USCITA

La pupilla d'uscita è il diametro (in mm) del cono di luce quando emerge dal telescopio dalla parte dell'oculare.
Tale valore di una combinazione telescopio-oculare indica se tutta la luce raccolta dallo specchio o dalla
lente principale può venire percepita dall'occhio dell'osservatore. Normalmente una pupilla completamente
dilatata ha un diametro di 7 mm circa. Il valore massimo della pupilla d'uscita varia da persona a persona,
diminuisce con l'avanzare dell'età e viene raggiunto soltanto da occhi completamente adattati all'oscurità.
Per calcolare la pupilla d'uscita si deve dividere l'apertura del telescopio (diametro libero del telescopio) per
l'ingrandimento.
Apertura del telescopio
Pupilla d'uscita =
Ingrandimento
Per un telescopio da 200 mm f/5 risulta, con un oculare da 40 mm, un ingrandimento di 25x e una pupilla
d'uscita di 8 mm. Per lo stesso telescopio con un oculare da 32 e un ingrandimento di 31x si ha una pupilla
d'uscita di 6,4 mm, che andrebbe bene per occhi completamente adattati all'oscurità. Per un telescopio da
200 mm f/10 con un oculare da 40 mm si ha invece un ingrandimento di 50x e una pupilla d'uscita di 4 mm, un
valore che va bene per molte osservazioni.

09 | OSSERVAZIONE DEL CIELO

09.1

CONDIZIONI PER L'OSSERVAZIONE

Le condizioni per l'osservazione sono solitamente determinate da due caratteristiche atmosferiche: il
"seeing" o tranquillità dell'aria e la trasparenza, su cui infl uiscono la quantità di vapore acqueo e le particelle
di polvere sospese nell'aria. Se si sta osservando la Luna o dei pianeti e l'immagine è sfocata, molto pro-
babilmente si sta osservando attraverso un'atmosfera molto turbolenta, e quindi si ha un "cattivo seeing".
Osservando a occhio nudo le stelle in condizioni di "buon seeing", esse appaio
09.2

SCELTA DEL LUOGO DI OSSERVAZIONE

Scegliere il luogo migliore non troppo oneroso da raggiungere, lontano dalle luci delle città e il più in alto
possibile. In tal modo si evitano sia l'inquinamento luminoso che quello atmosferico e si è sicuri di non avere
strati di nebbia bassa. Se ci si trova nell'emisfero nord soprattutto l'orizzonte sud dovrebbe essere il più
scuro possibile e libero da luce artifi ciale, mentre nell'emisfero sud dovrebbe essere l'orizzonte nord a essere
il meno disturbato possibile. Bisogna tener conto anche del fatto che il cielo più scuro di solito si trova allo
zenit, cioè direttamente sopra l'osservatore. La luce delle stelle vicine allo zenit ha la strada più corta da
percorrere attraverso l'atmosfera. Evitare di osservare oggetti che si trovano poco al di sopra di rilevamenti
del suolo o di edifi ci: forti turbolenze possono essere causate anche da venti leggeri che passano sopra a
muri o edifi ci o dal calore rilasciato da marciapiedi o edifi ci. A seconda della superfi cie d'appoggio anche gli
stessi movimenti dell'osservatore possono far vibrare il telescopio. Non è consigliabile osservare attraverso
una fi nestra, poiché il vetro distorce alquanto l'immagine. Osservare attraverso una fi nestra aperta è ancora
peggio, in quanto le turbolenze dell'aria che fuoriesce dalla fi nestra disturbano l'osservazione. L'astronomia
è un'attività da svolgere all'aperto.
09.3

SCELTA DEL MOMENTO PER L'OSSERVAZIONE

Per le osservazioni l'aria deve essere calma e naturalmente bisogna avere una buona vista verso il cielo. Il
cielo non deve essere necessariamente sgombro da nubi. Spesso si ha un seeing eccellente con cielo poco
nuvoloso. Non osservare subito dopo il tramonto, in quanto il ra reddamento della Terra provoca turbolenze.
Nel corso della notte non solo migliora il seeing, ma diminuiscono anche l'inquinamento atmosferico e quello
luminoso: ci sono sempre meno luci accese. Spesso le ore migliori per l'osservazione sono quelle del primo
mattino. Gli oggetti astronomici si osservano nelle migliori condizioni quando passano in meridiano verso sud,
in quanto si trovano alla massima altezza sopra l'orizzonte. Un meridiano è una linea immaginaria che colle-
ga il nord al sud passando per lo zenit (fi g.l a pagina 11). Osservando oggetti vicino all'orizzonte si osserva
attraverso uno spesso strato di atmosfera, con tutte le sue turbolenze, le particelle di polvere e l'inquinamento
luminoso.
200 mm
p.es.
= 6,4 mm
32 mm
59

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