12.2 L'impulso di chock "Cardio-Biphasic"
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Dati tecnici
L'impulso di chock "Cardio-Biphasic" si contraddistingue
per la limitazione della corrente massima. Il rischio di danni
al miocardio, per lo più provocati da correnti elettriche
troppo elevate, soprattutto in caso di bassa impedenza del
paziente, viene quindi a essere estremamente ridotto.
Principio di funzionamento
Se la corrente supera il valore nominale prescritto, l'afflus-
so di corrente viene interrotto. Per via dell'induttanza pre-
sente nel circuito del conduttore, la corrente continua ad
affluire al paziente, ma diminuisce lentamente. Quando la
corrente è inferiore di più di un ampère al valore nominale,
l'afflusso di corrente viene nuovamente attivato, e quindi
la corrente che affluisce al paziente aumenta di conse-
guenza: ne deriva così un impulso a dente di sega.
Corrente
Fig. 1: Forma di principio dell'impulso di chock "Cardio-Bi-
phasic".
Il rapporto della carica elettrica erogata (integrale della
corrente rispetto al tempo) tra la seconda (negativa) e la
prima (positiva) fase è in media di 0,38.
Tempo