ITALIANO
all'asse orizzontale dei valori massimi indicati in fig.7.
•
Se il pilastro è in muratura, la piastra "PF" dovrà essere ancorata in
profondità mediante idonee zanche "Z" saldate sul retro della stessa
(fig.8).
•
Se il pilastro è di pietra ed il cancello è piccolo, è possibile fissare la
piastra "PF" con quattro tasselli metallici ad espansione "T" (fig.9); se il
cancello non è piccolo è consigliato usare una piastra "PF" di forma
angolare (fig.10).
5) BATTUTE D'ARRESTO DELLE ANTE AL SUOLO
Per il corretto funzionamento dell'attuatore,è obbligatorio utilizzare le
battute di arresto "FA" sia in apertura che in chiusura come indicato in fig.11
6) PREDISPOSIZIONE DELL' IMPIANTO ELETTRICO
Predisporre l'impianto elettrico come in fig.12 facendo riferimento alle
norme vigenti per gli impianti elettrici CEI-64-8, IEC 364, armonizzazione
HD384 ed altre norme nazionali.
Tenere nettamente separati i collegamenti di alimentazione di rete dai
collegamenti di servizio (fotocellule, coste sensi-bili, dispositivi di comando
ecc.).
ATTENZIONE! Per il collegamento alla rete, utilizzare cavo multipolare
di sezione minima 3x1.5mm
vigenti. A titolo di esempio, se il cavo è all'esterno (all'aperto), deve
essere almeno pari a H07RN-F mentre, se all'interno (in canaletta),
deve essere almeno pari a H05 VV-F con sezione 3x1.5mm
Realizzare i collegamenti dei dispositivi di comando e di sicurezza in
armonia con le norme per l'impiantistica precedentemente citate.
In fig.12 è riportato il numero di collegamenti e la sezione per una lunghezza
dei cavi di alimentazione fino a 100 metri; per lunghezze superiori, calco-
lare la sezione per il carico reale dell'automazione. Quando le lunghezze
dei collegamenti ausiliari superano i 50 metri o passano in zone critiche per
i disturbi, è consigliato disaccoppiare i dispositivi di comando e di sicurezza
con opportuni relè.
I componenti principali per una automazione sono (fig.12):
I
Interruttore onnipolare omologato con apertura contatti di almeno
3mm provvisto di protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti,
atto a sezionare l'automazione dalla rete. Se non presente, preve-
dere a monte dell'automazione un interruttore differenziale omolo-
gato di adeguata portata e soglia da 0.03A.
Qr
Quadro comando e ricevente incorporata.
SPL Scheda di preriscaldamento per funzionamento a temperature infe
riori ai 10°C (opzionale).
S
Selettore a chiave.
AL
Lampeggiante con antenna accordata.
M
Operatore
Fte
Coppia fotocellule esterne (parte emittente)
Fre
Coppia fotocellule esterne (parte ricevente)
Fti
Coppia fotocellule interne con colonnine (parte emittente)
Fri
Coppia fotocellule interne con colonnine (parte ricevente)
T
Trasmittente 1-2-4 canali
RG58 Cavo per antenna
Le sezioni ed il numero dei fili sono indicati nel disegno (fig.12); per
lunghezze superiori a 100 metri, aumentare la sezione dei fili. Tutte le
masse metalliche dei contenitori delle apparecchiature e degli automatismi
devono essere messe a terra.
La connessione tra operatore e quadro comando viene effettuata mediante
quattro cavi così identificati (fig.14):
•
nero
marcia 1
•
blu
comune
•
marrone
marcia 2
•
giallo/verde
messa a terra (GND)
Attenzione! Per il cablaggio dell'attuatore e il collegamento degli
accessori riferirsi ai relativi manuali istruzione. I quadri di comando e gli
accessori devono essere adatti all'utilizzo e conformi alle normative
vigenti.
Nel caso sia errato il verso di apertura e chiusura è possibile invertire le
connessioni di marcia 1 e marcia 2 (nero/marrone) sul quadro comando.
Il primo comando dopo un'interruzione di rete deve essere di apertura.
7) REGOLAZIONE DELLA FORZA DI SPINTA
ATTENZIONE: Verificare che il valore della forza d'impatto
misurato nei punti previsti dalla norma EN12445, sia inferiore
a quanto indicato nella norma EN 12453.
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PHOBOS Ver. 03
MANUALE PER L'INSTALLAZIONE
2
e del tipo previsto dalle normative
La forza di spinta viene tarata mediante la regolazione di coppia presente
nel quadro comandi. La coppia ottimale, deve permettere il ciclo completo
di apertura e chiusura con la minima forza necessaria.
Una coppia eccessiva, può compromettere la sicurezza antischiacciamento.
Al contrario, una coppia insufficiente può compromettere una corretta
manovra. Consultare il manuale istruzioni del quadro comando.
8) REGOLAZIONE FINE-CORSA
La regolazione di fine corsa viene effettuata mediante la corretta
impostazione del tempo di lavoro del quadro di comando, fare riferimento
alle istruzioni del quadro comando.
9) APERTURA MANUALE
Ogni operatore è dotato di sblocco a chiave. Alzato il tappo copriserratura
(fig.13), inserire la chiave di sblocco in dotazione e ruotare di 90° in senso
orario.
Spingere manualmente l'anta per aprire il cancello. Per ripristinare il
funzionamento motorizzato, ruotare la chiave al contrario e rimettere il
tappo di copertura.
10) COPERTURE
É previsto un copristelo (mod.CPH) opzionale, per proteggere lo stelo e per
migliorare l'estetica dell'attuatore. L'attuatore corredato con il copristelo
mod. CPH, si presenta come in fig.15.
2
.
Il copristelo viene montato sull'attuatore destro o sinistro semplicemente
invertendo la posizione del tappo di chiusura, facendo attenzione che il foro
di scarico acqua sia rivolto verso il basso.
11) VERIFICA DELL'AUTOMAZIONE
Prima di rendere definitivamente operativa l'automazione, controllare
scrupolosamente quanto segue:
•
Verificare che tutti i componenti siano fissati saldamente.
•
Controllare il corretto funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza
(fotocellule, costa pneumatica, ecc).
•
Verificare il comando della manovra di emergenza.
•
Verificare l'operazione di apertura e chiusura con i dispositivi di coman-
do applicati.
•
Verificare la logica elettronica di funzionamento normale (o
personalizzata) nell quadro comandi.
12) USO DELL'AUTOMAZIONE
Poiché l'automazione può essere comandata a distanza mediante
radiocomando o pulsante di Start, è indispensabile controllare frequente-
mente la perfetta efficienza di tutti i dispositivi di sicurezza.
Per qualsiasi anomalia di funzionamento, intervenire rapidamente
avvalendosi di personale qualificato.
Si raccomanda di tenere i bambini a debita distanza dal raggio d'azione
dell'automazione.
13) COMANDO
L'utilizzo dell'automazione consente l'apertura e la chiusura del cancello in
modo motorizzato. Il comando può essere di diverso tipo (manuale, con
radiocomando, controllo accessi con badge magnetico, ecc.) secondo le
necessità e le caratteristiche dell'installazione. Per i vari sistemi di coman-
do, vedere le relative istruzioni.
Gli utilizzatori dell'automazione devono essere istruiti al comando e all'uso.
14) MANUTENZIONE
Per qualsiasi manutenzione all'operatore, togliere alimentazione al
sistema.L'attuatore non richiede manutenzioni periodiche.
•
Verificare i dispositivi di sicurezza del cancello e della motorizzazione.
•
Controllare periodicamente la forza di spinta ed eventualmente correg-
gere il valore di coppia elettrica nel quadro comandi.
•
Per qualsiasi anomalia di funzionamento non risolta, togliere alimenta-
zione al sistema e chiedere l'intervento di personale qualificato
(installatore).
Nel periodo di fuori servizio, attivare lo sblocco manuale per consentire
l'apertura e la chiusura manuale.
15) RUMOROSITA'
Il rumore aereo prodotto dal motoriduttore in condizioni normali di utilizzo
è costante e non supera i 70dB (A).
16) DEMOLIZIONE
L'eliminazione dei materiali va fatta rispettando le norme vigenti.
Nel caso di demolizione dell'automazione non esistono particolari pericoli
o rischi derivanti dall'automazione stessa.
È opportuno in caso di recupero dei materiali, che vengano separati per