l'ambiente, quali ad es. monossido di carbonio, acido
acetico, metanolo, formaldeide, fuliggine e catrame.
12. L'aspetto ecologico
La combustione della stufa a legna può avere
un maggiore o minore impatto sull'ambiente in
dipendenza dal modo in cui la stufa viene fatta
funzionare e dal tipo di combustibile utilizzato (si veda
a tale riguardo il capitolo 9. Il combustibile idoneo). Si
raccomanda pertanto di utilizzare solo legna asciutta,
se possibile latifoglie come legno di faggio e betulla.
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Utilizzare per la fase di accensione solo piccoli ceppi
di legno. Questi ultimi si accendono più velocemente
rispetto
a
ceppi
grossi
rendendo
raggiungere rapidamente la temperatura necessaria
per una combustione completa.
Se si riscalda continuamente è consigliabile, dal
punto di vista del risparmio energetico e dell'impatto
ambientale, aggiungere frequentemente piccole
quantità di legna.
13. Valutazione della combustione
Per poter giudicare la qualità della combustione
potrete prendere come riferimento le seguenti
indicazioni:
- Colore e caratteristiche della cenere:
se
la
combustione
correttamente, la cenere prodotta è fine
e bianca. Se invece ha un colore scuro
significa che contiene resti di brace; in tal
caso l'ossidazione non è stata completa.
- Colore del fumo che esce dal comignolo:
Ricordarsi questa regola: più il fumo che
esce dal comignolo è invisibile, migliore è
stata la combustione.
Nella mezza stagione (primavera/autunno), se la
temperatura esterna è superiore ai 16°C, si possono
verificare problemi nel tiraggio del camino. Se con
queste temperature non è possibile ottenere un buon
tiraggio bruciando rapidamente carta o piccoli ceppi
di legno (prima fiamma), è meglio rinunciare a
accendere il camino.
possibile
14. Umidità della legna e potere calorifico
Regola approssimativa: maggiore è l'umidità del
legno, più scarso è il potere calorifico.
Il potere calorifico del legno dipende in gran parte
dall'umidità presente in esso. Maggiore è il contenuto
di acqua nel legno, maggiore è l'energia necessaria
per far si che essa evapori durante la combustione. In
tal modo l'energia viene dispersa. Maggiore è l'umidità
presente nel legno, minore è il suo potere calorifico.
Un esempio: la legna verde ha un contenuto di umidità
pari a circa il 50% e un potere calorifico di circa 2,3
si
è
svolta
kWh/kg; la legna secca invece ha invece un contenuto
di umidità di circa il 15% e un potere calorifico di circa
4,3 kWh/kg.
Se si brucia legna molto umida, quindi, si ottiene
con la stessa quantità di legna solo circa metà
della resa calorifica. Quando si brucia legna umida,
inoltre, si produce molta più fuliggine che si deposita
sullo sportello del focolare. Inoltre il vapore d'acqua
che si forma quando si brucia legna umida può
condensare nel canale da fumo o nel comignolo. Ciò
può causare la formazione di catrame e la corrosione
del comignolo. La corrosione può causare odori
sgradevoli e danni alla muratura del comignolo, il
catrame può provocare un'accensione (incendio del
camino). Inoltre, l'elevato contenuto di umidità della
legna provoca l'abbassamento della temperatura
di combustione. Ciò a sua volta fa si che la
combustione di tutti i componenti del legno non sia
completa, con grossi impatti a livello ambientale.