paziente di riprendere il più delle volte una funzionalità motoria normale.
Pensiamo ad un paziente afflitto da una fastidiosa periartrite; questi, o ricorre
all'uso di analgesici, oppure convive col dolore che il più delle volte rende
impraticabili anche i più semplici movimenti. L'immobilità riduce l'attività
metabolica con conseguente incapacità di eliminazione delle sostanze algogene.
Ecco attivato un circolo vizioso. La TENS, oltre a ridurre il dolore, provoca una
stimolazione indotta della muscolatura con aumento dell'attività metabolica,
maggior flusso sanguigno, migliore ossigenazione dei tessuti con apporto di
sostanze nutritizie. Se dunque si combina TENS e stimolazione muscolare
dell'area interessata, l'effetto positivo sarà amplificato.
Posizione elettrodi ed intensità
Gli elettrodi vanno posti a quadrato circoscrivendo la zona dolente utilizzando il
canale 1 e il canale 2 come in Figura 1 (il posizionamento rosso in alto/nero in
basso è indifferente ai fini della terapia, seguire le indicazioni del Manuale
posizioni degli elettrodi).
L'intensità va regolata fra la soglia di percezione e la soglia del dolore: il limite
massimo di intensità è rappresentato dal momento in cui la muscolatura
circostante l'area trattata inizia a contrarsi; oltre questo limite la stimolazione
non aumenta la sua efficacia ma solo il senso di fastidio, quindi è bene fermarsi
prima di tale soglia.
IACER Srl
Applicare gli elettrodi formando un
quadrato sopra la zona dolente
mantenendo una distanza minima di
4cm tra un elettrodo e l'altro.
Figura
1
elettrodi.
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IMPORTANTE
–
Posizionamento
MNPG95-05