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BFT PHOBOS N BT Instructions D'utilisation Et D'installation page 7

Verin electromecanique pour portails a vantaux

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F
staffa anteriore di fissaggio dell'anta
a-b
quote per determinare il punto di fissaggio della staffa "P"
C
valore dell'interasse di fissaggio (C = 700 mm)
D
lunghezza del cancello
X
distanza dall'asse del cancello allo spigolo del pilastro
Z
valore sempre superiore a 45 mm (b - X)
kg
peso max dell'anta
angolo d'apertura dell'anta
α°
4.2) Come interpretare la tabella delle misure di installazione
(Fig.2)
Dalla tabella è possibile scegliere valori di "a" e "b" in funzione dei gradi
α° di apertura che si desiderano ottenere. Sono evidenziati i valori di "a"
e di "b" ottimali per un'apertura di 92° a velocità costante.
Se si utilizzano valori di "a" e "b" troppo diversi tra loro, il movimento
dell'anta non è costante e la forza di trazione o spinta varia durante il
movimento.
Per rispettare la velocità di apertura e garantire un buon funzionamento
dell'operatore è opportuno che i valori "a" e "b" siano poco diversi tra
loro.
La tabella è stata ricavata per un cancello medio di spessore 20 mm.
Verificare sempre che non ci siano collisioni tra cancello ed attuatore.
4.3) Accorgimenti per installazioni particolari
In fig.3 è illustrata una installazione con nicchia quando non c'è spazio
sufficiente fra anta e recinzione.
Quando la posizione dell'anta non permette di ottenere un valore di
"b" presente in tabella, in questo caso, è possibile spostare il cardine
dell'anta oppure realizzare una nicchia nel pilastro stesso (fig.5).
4.4) Ancoraggio degli attacchi al pilastro.
Fissare l'attacco "P" (fig.6) al pilastro con una robusta saldatura.
Allo stesso modo saldare al cancello (oppure fissare con 4 viti M8) la
staffa "F" facendo attenzione che l'attuatore da montare risulti parallelo
al piano di movimento del cancello fig.7.
• Se il pilastro è in muratura, la piastra "PF" dovrà essere ancorata in
profondità mediante idonee zanche "Z" saldate sul retro della stessa
(fig.8).
• Se il pilastro è di pietra ed il cancello è piccolo, è possibile fissare la
piastra "PF" con quattro tasselli metallici ad espansione "T" (fig.9);
se il cancello non è piccolo è consigliato usare una piastra "PF" di
forma angolare (fig.10).
Montare il perno della staffa posteriore come in Fig.6.
4.5) Ancoraggio degli attacchi all'anta del cancello.
La staffa di fissaggio "F" deve essere fissata a 700 mm dall'attacco P
di Fig.6.
IMPORTANTE: il montaggio della staffa anteriore deve avvenire con
il collarino boccola sporgente VERSO L'ALTO (Fig.4 Rif.A).
4.6) Cavo di alimentazione (Fig.12)
Il cavo di alimentazione della scheda dev'essere di tipo H 05 RN-F o
equivalenti. Il cavo equivalente deve garantire:
- utilizzo esterno permanente
- tensione nominale 300/500 V
- temperatura max sulla superficie del cavo +50° C
- temperatura minima -25° C
Inoltre deve avere sezione minima di 3 x 1,5 mm
tenuta del cavo, la guaina esterna deve avere Ø = 7,1÷ 9,6 mm. Infilare il
cavo nell'anello OR "K" (Fig.12), sguainarlo per circa 40 mm e collegare
i cavi alla morsettiera (vedi schema S).
Posizionare la guaina del cavo in modo che l'OR "K" si inserisca nella
sua sede sul fondello e, lasciando che la guaina stessa sporga di circa
J=5 mm (come indicato in Fig.12), chiudere lo sportellino e fissarlo con
le 3 viti.
4.7) Montaggio attuatore
Posizionare l'attuatore sulle staffe e fissare il tutto come indicato nelle
Fig. 6 e 7.
Nel caso di cancelli che si muovono in un piano inclinato (apertura ver-
so l'interno con vialetto in salita), l'attuatore consente una oscillazione
rispetto all'asse orizzontale dei valori massimi indicati in fig.7.
5) BATTUTE D'ARRESTO DELLE ANTE AL SUOLO
Per il corretto funzionamento dell'attuatore, è obbligatorio utilizzare le
battute di arresto "B" sia in apertura che in chiusura come indicato in
fig.11.
MANUALE PER L'INSTALLAZIONE
2
e per una corretta
6) PREDISPOSIZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO (fig.13).
Predisporre l'impianto elettrico come in fig.13 facendo riferimento alle
norme vigenti per gli impianti elettrici.
Tenere nettamente separati i collegamenti di alimentazione di rete
dai collegamenti di servizio (fotocellule, coste sensibili, dispositivi di
comando ecc.).
Realizzare i collegamenti dei dispositivi di comando e di sicurezza in
armonia con le norme per l'impiantistica precedentemente citate.
In fig.13 è riportato il numero di collegamenti e la sezione per una lun-
ghezza dei cavi di alimentazione fino a 100 metri; per lunghezze supe-
riori, calcolare la sezione per il carico reale dell'automazione. Quando
le lunghezze dei collegamenti ausiliari superano i 50 metri o passano
in zone critiche per i disturbi, è consigliato disaccoppiare i dispositivi di
comando e di sicurezza con opportuni relè.
I componenti principali per una automazione sono (fig.13):
I
Interruttore onnipolare omologato con apertura contatti di almeno
3,5 mm provvisto di protezione contro i sovraccarichi ed i cortocir-
cuiti, atto a sezionare l'automazione dalla rete. Se non presente,
prevedere a monte dell'automazione un interruttore differenziale
omologato di adeguata portata e soglia da 0.03A.
Qr
Quadro comando e ricevente incorporata.
S
Selettore a chiave.
AL
Lampeggiante con antenna accordata.
M
Operatore
Fte
Coppia fotocellule esterne (parte emittente)
Fre
Coppia fotocellule esterne (parte ricevente)
Fti
Coppia fotocellule interne con colonnine (parte emittente)
Fri
Coppia fotocellule interne con colonnine (parte ricevente)
T
Trasmittente 1-2-4 canali
RG58 Cavo per antenna
In Fig. 17 è riportato lo schema di collegamento della centrale comando
mod. LIBRA.
Nel caso sia errato il verso di apertura e chiusura è possibile invertire
le connessioni motore + e motore - sul quadro comando.
Il primo comando dopo un'interruzione di rete deve essere di apertura.
Tutte le masse metalliche dei contenitori delle apparecchiature e degli
automatismi devono essere messe a terra.
7) REGOLAZIONE DELLA FORZA DI SPINTA
ATTENZIONE: Verificare che il valore della forza d'impatto
misurato nei punti previsti dalla norma EN12445, sia inferiore
a quanto indicato nella norma EN 12453.
La forza di spinta viene tarata mediante la regolazione di coppia pre-
sente nel quadro comandi. La coppia ottimale, deve permettere il ciclo
completo di apertura e chiusura con la minima forza necessaria. Una
coppia eccessiva, può compromettere la sicurezza antischiacciamento.
Al contrario, una coppia insufficiente può compromettere una corretta
manovra. Consultare il manuale istruzioni del quadro comandi.
8) REGOLAZIONE DEI FINECORSA
La regolazione dei fine corsa viene effettuata mediante il corretto posiziona-
mento dei finecorsa
(FC1 e FC2 di Fig.1).e indicato nei seguenti paragrafi
in modo da consentirne lo scorrimento all'interno del binario.
8.1) Regolazione finecorsa di chiusura (Fig.14):
Eseguire una manovra di chiusura per verficare l'esatto intervento del
finecorsa; se l'anta si ferma in anticipo rispetto alla chiusura desiderata,
spostare leggermente il finecorsa verso il tappo di testa, se, invece,
l'anta incontra il fermo a terra di chiusura e l'attuatore inverte il moto,
spostare leggermente il finecorsa verso il corpo dell'attuatore. A fine
regolazione fissare la vite A.
ATTENZONE! Per evitare la rottura del cavo del finecorsa, fissare la
vite A tenendo teso il filo B (come rappresentato in Fig.14A).
8.2) Regolazione finecorsa di apertura (Fig.15):
Eseguire una manovra di apertura per verficare l'esatto intervento del
finecorsa; se l'anta si ferma in anticipo rispetto all'apertura desiderata,
spostare leggermente il finecorsa verso il corpo dell'attuatore, se, invece,
l'anta incontra il fermo a terra di apertura e l'attuatore inverte il moto,
spostare leggermente il finecorsa verso l'estremità opposta del corpo
dell'attuatore. A fine regolazione fissare la vite A.
N.B. Se viene utilizzato il quadro comandi LIBRA si deve avere l'accor-
tezza di anticipare leggermente l'intervento dei finecorsa, in quanto la
staffa, dopo aver intercettato i finecorsa continua a muoversi per circa
altri 1-2 mm (100 ms). Questo garantisce una perfetta battuta delle ante
sugli appoggi a terra.
ITALIANO
7
PHOBOS N BT -

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