Smaltimento - Cordivari Bolly1 ST Notice D'emploi

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  • FRANÇAIS, page 10
di alcun genere. La garanzia non copre eventuali costi derivanti da
inadempienze al presente punto.
• Assicurarsi che il locale di installazione del bollitore sia dotato di un
sistema di drenaggio (scarico) adeguato al volume del bollitore e di al-
trieventuali apparecchi. La garanzia non copre eventuali costi derivanti
da inadempienze al presente punto.
• La fase di movimentazione degli apparecchi il cui peso ecceda i 30
kg richiede l'ausilio di idonei mezzi di sollevamento e trasporto. Per
questo scopo i recipienti vanno movimentati, esclusivamente a vuoto,
per mezzo delle apposite pedane o golfari di sollevamento.
• Verificare in sede di installazione la presenza di anodi di magnesio
e controllare la continuità elettrica col serbatoio (in particolare per gli
anodi non dotati di filo di massa).
• Sulla base di quanto dettato dalla Circolare Ministeriale n. 829571 del
23/03/03 l'istallazione alla rete idrica domestica dei bollitori deve av-
venire tramite un gruppo di sicurezza idraulica, comprendente almeno
un rubinetto di intercettazione, una valvola di ritegno, un dispositivo di
controllo della valvola di ritegno, una valvola di sicurezza, un disposi-
tivo di interruzione di carico idraulico, tutti accessori necessari ai fini
dell'esercizio in sicurezza dei bollitori medesimi.
• Prevedere un sistema di espansione. In base a quanto previsto dalla
raccolta R fasc.R-1A per i riscaldatori d'acqua in cui la temperatura del
primario è inferiore o uguale a quella di ebollizione del fluido seconda-
rio a pressione di 0.5 bar, tale sistema di espansione può essere costi-
tuito semplicemente da una valvola di sfogo, del tipo a contrappeso o
a molla, il cui orifizio abbia un diametro in millimetri non inferiore a:
essendo V il volume in litri del bollitore, con un minimo di 15 mm.
La valvola dovrà essere tarata ad una pressione non superiore a
quella massima di esercizio del bollitore e collegata senza organi di
intercettazione. Oltre alla valvola è tuttavia consigliabile, per evitare
le continue aperture della valvola stessa e per non sovraccaricare
inutilmente il bollitore, installare un vaso di espansione del tipo chiuso
a membrana atossica come indicato nello schema.
• Se l'impianto dell'acqua sanitaria supera i valori ammissibili di pressio-
ne del bollitore installare un riduttore di pressione il più lontano possi-
bile dal bollitore stesso.
• In generale negli impianti di produzione di acqua calda sanitaria ci
si deve attenere a quanto disposto dalla norma UNI CTI 8065 che
Cod. 1910000001059 - nv02
V
5
prevede vari tipi di trattamenti dell'acqua in funzione delle sue caratte-
ristiche. La garanzia non copre danni derivanti da inadempienze alle
prescrizioni della norma UNI CTI 8065.
• Si ricorda che gli apparecchi vanno sempre elettricamente collegati
a terra.
• Il progressivo consumo dell'anodo di magnesio può variare in base
alle condizioni operative ed alla natura dell'acqua.
Programmare inizialmente dei controlli frequenti dell'anodo di
magnesio per verificarne lo stato di consumo ed organizzarne la
sostituzione periodica almeno una volta l'anno.
• All'avviamento e dopo alcuni giorni di funzionamento, verificare il
serraggio dei bulloni della flangia dello scambiatore, facilmente
accessibili grazie alle coppelle copriflangia asportabili.
3. Esercizio
Le temperature massime di esercizio riportate sul presente documento
e sulla targa dati dell'apparecchio vanno intese come temperature mas-
sime di resistenza del rivestimento interno dei bollitori. Si ricorda che la
temperatura massima di utilizzo deve rispettare le norme sul conteni-
mento dei consumi energetici. In Italia si veda quanto dettato dalla Legge
10/91 e successivi decreti attuativi ed integrativi.

4. Smaltimento

Alla fine del ciclo di vita tecnico del prodotto i suoi componenti
metallici vanno ceduti ad operatori autorizzati alla raccolta dei
materiali metallici finalizzata al riciclaggio mentre i componen-
ti non metallici vanno ceduti ad operatori autorizzati al loro
smaltimento.
I prodotti devono essere gestiti, se smaltiti dal cliente finale, come assi-
milabili agli urbani pertanto nel rispetto dei regolamenti comunali del co-
mune di appartenenza. In ogni caso esso non va gestito come un rifiuto
domestico.
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