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A questo punto inserire nuovamente tutta la ruota in plastica nella sua
sede verificando attraverso l'apposito foro che il gancio interno della
molla sia perfettamente agganciato (foto 13), riposizionare le molle, i
denti di innesto avviamento e riavvitare il coperchio utilizzando frena
filetti medio.
Tutte le parti in movimento comprese le molle devono essere
adeguatamente ingrassate. Ora procediamo a caricare la molla di
ritorno, prendere il capo del cordino lasciandolo fuori uscire circa
10-20 centimetri dall'apposita asola a forma di u posta sul lato
esterno della rotella. Ora facciamo compiere alla stessa 3 giri completi
in senso antiorario fino a trovarci davanti al foro di uscita sul carter di
alluminio. Tenendo ferma la ruota in plastica, fare passare il cordino
attraverso il foro del carter. Infilare la maniglia, la rondella e fare un
nodo semplice ben stretto come in (foto 14).
!
ATTENZIONE: Verificare che la molla di ritorno non raggiunga
il fine corsa, tirare totalmente la corda e girare ulteriormente la
rotella per verificare che questa può compiere almeno un giro prima
di bloccarsi. Questo controllo è importantissimo perché la molla non è
studiata per arrivare a fine corsa e se questo avviene si romperà.
Rimontare l'avviatore sul motore riavvitando le 4 viti m5 con la
necessaria forza (vedi tabelle serraggi).
9.5- SOSTITUZIONE CORDA AVVIATORE STANDARD
Rimuovere l'avviatore dal motore svitando le 4 viti (foto 9).
Rimuovere il vecchio cordino. Fare attenzione perché la ruota centrale
ruoterà fino a completo scaricamento della molla; trattenerla e farla
scaricare lentamente in modo da evitare danni e pericolo di farsi male.
Preparare il cordino nuovo facendo un nodo ad un capo dello stesso.
Rimosso completamente il vecchio cordino, trattenendo con una mano
la parte esterna, far ruotare la parte interna in senso antiorario di 5
ITALIANO
giri. Fermare la rotazione quando il foro nella ruota interna si trova in
corrispondenza del foro sulla parte esterna (foto 15). A questo punto
prendere il nuovo cordino ed infilare in entrambi i fori contemporane-
amente il capo non annodato del cordino (foto 15).
13
Far passare completamente la fune fino a quando il nodo va in
battuta. Facendo ben attenzione a non mollare il cordino, lasciare
che la molla ritragga autonomamente il cordino avvolgendolo sulla
ruota interna. Ora far passare il capo libero del cordino attraverso la
maniglia ed effettuare un nodo semplice ben stretto (foto 14). Rimon-
tare l'avviatore sul motore riavvitando le 4 viti m5 con la necessaria
forza (vedi tabelle serraggi). Verificare l'usura dei grimaldelli ed
eventualmente sostituirli svitando la vite centrale. Dopo l'eventuale
sostituzione riavvitare la vite centrale utilizzando frena filetti medio.
!
ATTENZIONE: Verificare che la molla di ritorno non raggiunga
14
il fine corsa, tirare totalmente la corda e girare ulteriormente la rotella
per verificare che questa può effettuare almeno un giro prima di
bloccarsi. Questo controllo è importantissimo perché la molla non è
studiata per arrivare a fine corsa e se questo avviene si romperà.
Rimontare l'avviatore sul motore riavvitando le 4 viti m5 con la
necessaria forza (vedi tabelle serraggi).
10- COMPORTAMENTO DA TENERE DURANTE LE FASI DI
VOLO
Si raccomanda di usare tutto l'acceleratore (piena potenza) solo nelle
fasi di decollo ed in particolari eventualità! Per evitare di incorrere in
casi di miscelazione troppo povera che, quando desideriamo passare
da una fase di accelerazione/ascensione ad una fase di volo ad
esempio livellato, rilasciare il motore fino a una fase discendente per
poi ri-accelerare gradualmente fino ad ottenere un volo livellato o
comunque un angolo di planata o salita desiderato. In questo modo
avremo la sicurezza di mantenere stabile ed efficace la carburazione
evitando di trovarsi con il motore su di giri con un'apertura della
valvola/farfalla del carburatore minima. Va ricordato che i motori 2
tempi mal sopportano regimi motori costanti per lungo tempo. Per
avere cura del proprio motore, si consiglia di variare di tanto in tanto
il regime motore. In questo modo avremo un motore dalle prestazioni
costanti e una elasticità che ne aumenterà l'operatività nel tempo.
10.1- SOGLIE DI TEMPERATURE
Il vostro motore Thor durante le fasi di volo normale deve avere una
temperatura che a seconda del peso pilota e taglia di vela si deve
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