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ITALIANO
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il plicometro è uno strumento creato da Tanner e Whitehouse nel 1955 che consente di valutare
lo stato nutrizionale di un soggetto grazie alla misurazione dello spessore delle pliche cutanee.
Deve pertanto rispondere a due caratteristiche ben precise ed ormai universalmente adottate,
che sono:
1) i bracci dello strumento devono esercitare sulla plica cutanea una pressione di circa 10 gr/mm2,
2) la presa della plica cutanea deve corrispondere ad una superficie di 6x11 millimetri circa.
Questo strumento, nel rispetto delle caratteristiche tecniche sopradette permette, grazie alla
scala di lettura riportata in mm sul bordo superiore e indicata dalla freccia nera, di misurare con
una approssimazione di +/- 2 mm la plica cutanea.
MODO DI UTILIZZAZIONE
Per effettuare la rilevazione è necessario sollevare tra le dita una piega della pelle e misurarne
lo spessore con il plicometro.
Per la tricipitale (Fig. 1) deve essere sollevata la piega cutanea nella zona posteriore del braccio,
esattamente a metà distanza tra l'acromion e l'estremità prossimale dell'olecrano. Per quella
sottoscapolare (Fig. 2) la regione nella quale sollevare la piega è quella immediatamente
sottostante una delle due scapole. Per la bicipitale (Fig. 3) è la piega a metà lunghezza del
bicipite. Per la soprailiaca (Fig. 4) è la piega rilevabile sul fianco.
Una volta effettuata questa operazione, si procede con lo strumento alla misurazione e
immediatamente si legge la dimensione in mm dello spessore della plica.
Nella pagina successiva sono riportati alcuni valori di pliche sottocutanee, suddivise per sesso,
adulti, atleti e bambini.