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Bresser Taurus NG Mode D'emploi page 16

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  • FRANÇAIS, page 18
CONSIGLIO:
Gli oculari sono sistemi di lenti fatti apposta per l'occhio
umano. Con l'oculare l'immagine che si crea nel punto
focale dell'obiettivo viene recepita, cioè resa visibile e
ulteriormente ingrandita. Ci vogliono oculari con
lunghezze
focali
diverse
ingrandimenti diversi.
Si consiglia di cominciare con un oculare con un valore
di ingrandimento basso (= focale corta = 20mm).
9. Uso – Ricerca delle stelle:
All'inizio sarà sicuramente un po' difficile orientarsi nel cielo
stellato, siccome le stelle e le costellazioni sono in continuo
movimento e cambiano la loro posizione a seconda delle stagioni,
della data e dell'ora.
L'unica eccezione è la Stella polare. Attraverso di essa passa il
prolungamento immaginario dell'asse polare della terra. È una
stella fissa e il punto di partenza delle mappe stellari.
Nell'illustrazione sono riportate alcune costellazioni e le
collocazioni di alcune stelle visibili tutto l'anno. Ad ogni modo la
posizione degli astri dipende dalla data e dall'orario.
Puntando il telescopio su una di queste stelle, si può notare che
dopo un breve periodo di tempo essa scompare dal campo visivo
dell'oculare. Agendo sul flessibile (fig.15, D) dell'asse polare si può
bilanciare quest'effetto e il Suo telescopio seguirà la traiettoria
apparente di tale stella.
10. Uso –Accessori:
Il Suo telescopio nella versione di base ha in dotazione 2 oculari
(fig. 2, 18).
Cambiando gli oculari si può determinare di volta in volta
l'ingrandimento del Suo telescopio.
Informazioni:
Focale telescopio : Focale oculare
900 mm
: 20 mm
900 mm
: 10 mm
Il diagonale a specchio (fig. 2+18, 19) provoca il ribaltamento
(specularmente capovolto) dell'immagine e viene quindi usato per
l'osservazione celeste.
Per ottenere un'immagine non capovolta e non invertita da destra
a sinistra, utilizzare la lente di inversione data in dotazione con il
telescopio.
Allentare la vite di fissaggio (fig. 8, X) e rimuovere il diagonale a
specchio dal portaoculare (fig. 1, 6). Montare la lente di inversione
(fig. 1+2, 20) nel portaoculare e stringere nuovamente la vite di
fissaggio. Successivamente inserire l'oculare (per es. f=20 mm)
nell'apertura della lente di inversione e stringere la vite di fissaggio
(fig. 9, X).
11. Uso – Smontaggio:
Dopo un'osservazione che si spera sia stata interessante e
fortunata, si consiglia di riporre l'intero telescopio in un luogo
asciutto e ben areato. In alcuni modelli di telescopio la montatura
e il treppiede sono facilmente separabili tramite viti. Anche
separando questi componenti, le impostazioni sulla montatura
rimangono inalterate. Non dimenticare di mettere i coperchietti di
protezione contro la polvere sull'apertura del tubo e sul
portaoculare. Riporre anche gli oculari e tutti gli accessori ottici nei
relativi contenitori.
CONSIGLIO:
La lente di inversione non si presta all'osservazione
celeste. In tal caso si consiglia il solo uso del diagonale
a specchio e di un oculare.
Per osservazioni terrestri e naturali si consiglia invece
di usare la lente di inversione con un oculare.
12. Uso – Manutenzione:
Il suo telescopio è uno strumento ottico ad elevata prestazione.
Per questo si dovrebbe evitare che polvere e umidità vengano a
contatto con il Suo telescopio. Evitare di lasciare impronte digitali
sulle lenti.
per
poter
ottenere
=
Ingrandimento
=
45 x
=
135 x
Se nonostante le dovute precauzioni il Suo telescopio dovesse
essere venuto a contatto con sporcizia o polvere, se ne consiglia
prima la rimozione con un pennello. Più indicata è ancora l'aria
compressa di una bomboletta spray! Successivamente pulire la
parte che si è sporcata con un panno morbido e privo di peli. Per
rimuovere le eventuali impronte digitali dalle superfici ottiche, si
consiglia l'uso di un panno morbido e privo di peli,
precedentemente inumidito con un po' di alcol detergente che si
può comprare in farmacia. Non detergere il telescopio troppo
spesso. L'uso di alcol detergente e/o di un pennello in misura
eccessiva può causare danni alle parti ottiche dotate di un
rivestimento speciale.
Se il telescopio dovesse impolverarsi o inumidirsi al suo interno, si
consiglia di non cercare di pulirlo da soli, ma di rivolgersi in
questo caso a un rivenditore specializzato o al Meade Service
Center del Suo paese indicato nelle presenti istruzioni.
Appendice
1. Possibili oggetti di osservazione
Qui di seguito abbiamo indicato alcuni corpi celesti e ammassi
stellari molto interessanti che abbiamo selezionato e spiegato
apposta per Lei. Nelle relative illustrazioni alla fine delle presenti
istruzioni troverà le informazioni necessarie su come poter vedere
gli oggetti celesti attraverso il Suo telescopio con gli oculari
forniti in dotazione in presenza di buone condizioni di visibilità:
LUNA (fig. 20)
La Luna è l'unico satellite naturale della Terra.
Orbita:
circa 384.400 km dalla terra
Diametro:
3.476 km
Distanza:
384.401 km
La Luna era conosciuta già dalla preistoria. È il secondo oggetto
più luminoso nel cielo dopo il Sole. Siccome la Luna compie un
giro completo intorno alla Terra in un mese, l'angolo tra la Terra, la
Luna e il Sole cambia continuamente; ciò si vede anche dai cicli
delle fasi lunari. Il periodo di tempo che intercorre tra due fasi
successive di luna nuova è di circa 29,5 giorni (709 ore).
Costellazione ORIONE / M42 (fig. 21)
Ascensione retta:
Declinazione:
Distanza:
Con una distanza di circa 1500 anni luce la nebulosa di Orione è
la nebulosa diffusa più luminosa nel cielo. Visibile anche ad occhio
nudo, costituisce comunque un degno oggetto di osservazione ai
telescopi di ogni dimensione, dal più piccolo cannocchiale ai più
grandi osservatori terrestri, fino all'Hubble Space Telescope.
Si tratta della parte principale di una nuvola in realtà ben più
grossa di idrogeno e polvere che si estende per più di 10 gradi su
più della metà della costellazione di Orione. L'estensione di
questa nuvola gigantesca è di diverse centinaia di anni luce.
Costellazione LIRA / M57 (fig. 22)
Ascensione retta:
Declinazione:
Distanza:
La famosa nebulosa anulare M57 viene spesso citata come
esempio di nebulosa planetaria e di oggetto estivo da osservare
nell'emisfero boreale. Recenti scoperte invece hanno confermato
che si tratta, con tutta probabilità, di un anello (toro) di materia
luminosa che circonda la stella centrale, e non un inviluppo
sferoidale o ellissoidale. Osservandola dal piano su cui poggia
l'anello, dovrebbe quindi assomigliare molto alla Nebulosa
Manubrio M27 invece noi la vediamo in prossimità di uno degli
assi polari
Costellazione Vulpecula / M27 (Fig. 23)
Ascensione retta:
Declinazione:
Distanza:
La Nebulosa Manubrio M27 o il Manubrio nella Vulpecula è stata
la prima nebulosa planetaria ad essere scoperta. Il 12 luglio 1764
Charles Messier scoprì questa nuova classe affascinante di
oggetti. Noi vediamo questo oggetto quasi esattamente dal suo
piano equatoriale. Osservando la Nebulosa Manubrio da uno dei
poli, la sua forma dovrebbe ricordare probabilmente la forma di un
anello e quindi assomigliare alla nebulosa anulare M57 che già
conosciamo.
Questo oggetto è ben visibile anche in presenza di condizioni
metereologiche quasi buone con ingrandimenti modesti.
- 16 -
05:32.9 (ore: minuti)
-05:25 (gradii : minuti)
1.500 anni luce
18:51.7 (ore : minuti)
+32:58 (gradi : minuti)
4.100 anni luce
19:59.6 (ore : minuti)
+22:43 (gradi : minuti)
1.250 anni luce

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