ATLAS D ECO 56 UNIT
Regolazioni da Cronocomando Remoto
Se alla caldaia è collegato il Cronocomando Remoto (opzionale), le regolazioni
A
descritte in precedenza vengono gestite secondo quanto riportato nella
tabella 1. Inoltre, sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1), è visualizza-
ta l'attuale temperatura ambiente rilevata dal Cronocomando Remoto stesso.
Tabella. 1
Regolazione temperatura riscal-
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando Remoto
damento
sia dal pannello comandi caldaia.
Regolazione temperatura sanita-
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando Remoto
rio
sia dal pannello comandi caldaia.
Commutazione Estate/Inverno
La modalità Estate ha priorità su un'eventuale richiesta riscaldamento del Cro-
nocomando Remoto.
Disabilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia sele-
ziona la modalità Economy. In questa condizione, il tasto 7 - fig. 1 sul pannello
caldaia, è disabilitato.
Selezione Eco/Comfort
Abilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia sele-
ziona la modalità Comfort. In questa condizione, con il tasto 7 - fig. 1 sul pan-
nello caldaia, è possibile selezionare una delle due modalità.
Temperatura Scorrevole
Sia il Cronocomando Remoto sia la scheda caldaia gestiscono la regolazione a
Temperatura Scorrevole: tra i due, ha priorità la Temperatura Scorrevole della
scheda caldaia.
Regolazione pressione idraulica impianto
La pressione di caricamento ad impianto freddo, letta sul display, deve essere di circa
1,0 bar. Se la pressione dell'impianto scende a valori inferiori al minimo, la scheda cal-
daia attiverà l'anomalia F37 (fig. 15).
fig. 15 - Anomalia pressione impianto insufficiente
Una volta ripristinata la pressione impianto, la caldaia attiverà il ciclo di sfiato
A
aria di 120 secondi identificato dal display con FH.
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
3.2 Luogo d'installazione
La caldaia deve essere installata in apposito locale con aperture di aerazione verso
l'esterno secondo quanto prescritto dalle norme vigenti. Se nello stesso locale vi sono
più bruciatori o aspiratori che possono funzionare assieme, le aperture di aerazione de-
vono essere dimensionate per il funzionamento contemporaneo di tutti gli apparecchi.Il
luogo di installazione deve essere privo di oggetti o materiali infiammabili, gas corrosivi
polveri o sostanze volatili che, richiamate dal ventilatore del bruciatore possano ostruire
i condotti interni del bruciatore o la testa di combustione. L'ambiente deve essere asciut-
to e non esposto a pioggia, neve o gelo.
Se l'apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmen-
A
te, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le
normali attività di manutenzione.
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
La potenzialità termica dell'apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell'edificio secondo le norme vigenti. L'impianto deve essere cor-
redato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. Si consiglia d'inter-
porre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d'intercettazione che
permettano, se necessario, d'isolare la caldaia dall'impianto.
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collega-
B
to ad un imbuto o tubo di raccolta, per evitare lo sgorgo di
acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di ri-
scaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico
dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della
caldaia non potrà essere ritenuto responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a
terra di apparecchi elettrici.
Prima dell'installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell'apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno riportato al cap. 5
ed ai simboli riportati sull'apparecchio.
Caratteristiche dell'acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO3), si prescrive
l'uso di acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia.
Il trattamento non deve ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/88 per utilizzi
d'acqua destinati al consumo umano). È comunque indispensabile il trattamento dell'ac-
qua utilizzata nel caso di impianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua di rein-
tegro nell'impianto.
Nel caso in cui si installino decalcificatori in corrisponden-
B
za dell'entrata dell'acqua fredda alla caldaia, prestare
particolare attenzione a non ridurre eccessivamente il
grado di durezza dell'acqua in quanto potrebbe verificarsi
un degrado prematuro dell'anodo di magnesio del bollito-
re.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori
La caldaia è equipaggiata di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscalda-
mento quando la temperatura dell'acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il di-
spositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio.
Qualora si renda necessario, è consentito l'uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo
ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che
assicuri che i suoi prodotti sono idonei all'uso e non arrecano danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l'uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all'uso in impianti termici
e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
Collegamento ad un bollitore per acqua calda sanitaria
La scheda elettronica dell'apparecchio è predisposta per la gestione di un bollitore ester-
no per la produzione di acqua calda sanitaria. Effettuare gli allacciamenti idraulici secon-
do lo schema fig. 16 (pompe e valvole di non ritorno devono essere fornite a parte).
Effettuare: collegamenti elettrici come indicato nello schema elettrico al cap. 5.4. E' ne-
cessario l'utilizzo di una sonda FERROLI. Il sistema di controllo caldaia, alla successiva
accensione, riconosce la presenza della sonda bollitore e si configura automaticamente,
attivando display e controlli relativi la funzione sanitario.
Legenda
8
Uscita acqua calda sanitario
9
Entrata acqua fredda sanitario
10
Mandata impianto
11
Ritorno impianto
3.4 Collegamento bruciatore
Il bruciatore è dotato di tubi flessibili e filtro per il collegamento alla linea di alimentazione
a gasolio. Far fuoriuscire i tubi flessibili dalla parete posteriore ed installare il filtro come
indicato in fig. 17.
cod. 3541Q964 - Rev. 01 - 11/2022
fig. 16 - Schema collegamento ad un bollitore esterno
fig. 17 - Installazione filtro combustibile
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