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Optika Italy B-380 Manuel D'utilisation page 15

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Introduzione al contrasto di fase
I preparati senza alcuna colorazione che non assorbono luce sono chiamati "oggetti di fase", poiché alterano
leggermente la fase della luce che li attraversa, ritardandola tipicamente di 1/4 di lunghezza d'onda rispetto alla
luce diretta che passa non deviata intorno al campione. Sfortunatamente i nostri occhi, come i sensori delle te-
lecamere, non sono in grado di apprezzare queste differenze di fase. L'occhio umano è sensibile solo ai colori
dello spettro visibile (variazioni nella frequenza della luce) o a differenti livelli di intensità luminosa (variazioni
nell'ampiezza dell'onda luminosa).
Negli oggetti di fase, l' "ordine zero" della luce passa attraverso o intorno al campione non essendo deviata. La
luce diffratta dall'oggetto non è ridotta in ampiezza (come nei campioni opachi), ma è rallentata (ritardo di fase)
in funzione dell'indice di rifrazione e dello spessore del campione. Questa luce diffratta, rallentata di circa 1/4 di
lunghezza d'onda, arriva sul piano dell'immagine fuori fase rispetto alla luce diretta non deviata, ma essenzial-
mente non ridotta in intensità. Il risultato è che l'immagine a livello dell'oculare manca di contrasto e i dettagli del
campione sono quasi invisibili.
Zernike ebbe successo nel mettere a punto un metodo, ora noto come Microscopia a Contrasto di Fase, che
consente di ottenere immagini contrastate di oggetti di fase trasparenti, come se fossero campioni opachi.
Un'illustrazione schematica della configurazione di un microscopio a contrasto di fase è mostrata in figura 1.
Anello di Fase
Luce
deviata
Obiettivo
Vetrino porta preparato
Condensatore
Diaframma
ad anello
Sorgente luminosa
Figura 1
Pagina 15

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