Cenni storici
1625
Il re della Svezia, Gustavo II Adolfo, impartisce l'incarico per la costruzione della Wasa.
1628
Il 10 agosto la WASA parte per il viaggio inaugurale, durante il quale si capovolge e affonda nel
porto di Stoccolma.
1664
Impiegando una rudimentale campana pneumatica si riescono a recuperare 53 dei suoi 64
cannoni.
1956
Il Sig. Ander Franzén trova il relitto della WASA.
1959
Terminato il difficile lavoro dei preparativi per il recupero, condotto da alcuni sub della marina
svedese, la società specializzata Neptun riesce a sollevare la nave, giacente a 32 m di
profondità, per poi portarla in 18 tappe nelle acque basse antistanti la località di Kastellholmen,
nei pressi di Stoccolma.
1961
Il 24 aprile la WASA viene messa all'asciutto. Si pompa l'acqua fuori dal relitto. La nave viene
poi portata in un bacino di carenaggio, dove può finalmente venir poggiata sulla sua chiglia.
Intorno alla barca gli ingegneri tirano su un pontone di cemento appositamente studiato, in modo
tale che i lavori degli archeologi possano procedere con maggiore celerità. Successivamente
intorno alla WASA si costruisce una casa con struttura di alluminio. In autunno tutta la struttura
viene trainata verso il cantiere navale WASA, costruito appositamente per l'occasione. Con
quest'operazione si concludono i lavori di recupero.
1962
Il 16 febbraio il cantiere della WASA viene aperto al pubblico. Nel contempo hanno inizio i lavori
per assicurare il mantenimento della nave.
1963
Nell'estate di quell'anno gli archeologi danno il via al recupero dei vari pezzi che si erano
staccati dalla nave (più di 14.000), sul posto dove la maestosa barca era affondata. Viene
inaugurata la mostra "La vita a bordo".
1964
Il cantiere WASA viene unito al museo storico navale della repubblica svedese.
1965
Si rende necessario l'inserimento di un muro di sostegno sotto la carena; in quel contesto si
cambiano i bulloni arrugginiti con pezzi nuovi. Iniziano i lavori di restauro; inoltre entra in funzione
un impianto di inumidimento automatico, per preservare la carcassa il meglio possibile.
1966
Durante i lavori di restauro gli scienziati ricavano delle importanti nozioni circa l'aspetto
originario della barca. Si allestiscono sei mostre ambulanti sul tema che si terranno in diversi
posti nel mondo.
1967
Le persone competenti decidono di concludere definitivamente la fase dei lavori di recupero
dei resti: 3.500 pezzi, portati alla luce dai sub, vengono meticolosamente catalogati dagli
scienziati.
1968
La casa a pontone ristrutturata offre spazio sufficiente per procedere con i restauri. In aprile
viene inaugurata una mostra presso il cantiere WASA, nella quale è esposta una buona parte
delle decorazioni; al visitatore vengono inoltre fornite informazioni sulle modalità delle operazioni
di restauro.
1972
Gli scienziati decidono di sostituire il sistema di inumidimento della carena con un trattamento
speciale della superficie.
Le dimensioni del modello
Scala
1 : 75
Lunghezza
98 cm
Larghezza
19 cm
Altezza
79 cm
I
Fatos históricos a respeito do Wasa.
1625
O Rei Adolphus Gustavus II ordena a construção do Wasa.
1628
A 10 de agosto o Wasa sai para seu batismo, vira e naufraga no porto de Estocolmo.
1664
53 das 64 armas do Wasa são resgatadas com a ajuda de uma redoma de mergulho
primitiva.
1956
O pesquisador Anders Franzen localiza o Wasa no fundo do oceano.
1959
Depois que os mergulhadores da marinha completam o difícil trabalho de abrir uma galeria
debaixo do casco, a Neptune Salvaging Co. levanta o navio de uma profundidade de quase
110 pés (em torno de 36m) e o desloca, através de um plano de 18 estágios, para águas
mais rasas em Kastellholmen.
1961
Em 24 de abril o Wasa chega à superfície. A água é retirada de seu interior através de
bombas e ele é transportado para o estaleiro de Beckholmen sobre sua própria quilha. Lá
ele é montado numa doca flutuante de concreto, especialmente construída para esse fim,
e a escavação arqueológica de seu interior é iniciada. Ele é guardado numa construção
de alumínio e, no outono, a unidade inteira é guinchada para o novo estaleiro do Wasa. O
trabalho de salvamento e recuperação do casco está completo agora.
1962
Em 6 de fevereiro o estaleiro do Wasa é aberto ao público. O processo de preservação
também começa agora.
1963
No verão os mergulhadores começam o resgate de peças soltas no fundo do mar onde o
navio afundou. A exposição "Vida à bordo" é aberta.
1964
O arsenal da marinha do Wasa é incorporado ao Museu Marítimo Nacional.
1965
Um picadeiro é erguido abaixo do casco e os parafusos enferrujados são substituídos por
novos. A restauração começa e um equipamento de spray automático para preservação do
casco é instalado.
1966
Vários aspectos significativos relacionados à aparência original do Wasa surgem durante
o trabalho de restauração. Seis exposições itinerantes a respeito do Wasa são enviadas a
diferentes partes do mundo.
1967
O mergulho no lacal da catástrofe finalmente termina com a recuperação de um bote de navio
que presume-se que tenha pertencido ao Wasa. Ao todo 3500 objetos foram resgatados
nessas operações.
1968
A doca flutuante é reconstruída para que mais restaurações possam ser feita no navio.
1972
O borrifamento intensivo de spray no casco é substituído por tratamento de superfície.
As medidas dos modelos são:
Escala
1 : 75
Comprimento
98 cm
Viga mestra
19 cm
Altura
79 cm
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