• Separatore di raggi: il vetro del separatore di rag-
gi su un lato è antiriflesso e sull'altro lato è dotato
di un rivestimento trasparente al 50%, contrasse-
gnato con un triangolo che appare anche nei dise-
gni delle strutture dell'esperimento.
• Trasporto, conservazione: durante le operazioni
di trasporto e conservazione il braccio dell'eccen-
trico
, dovrebbe sempre trovarsi sullo zoccolo
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dello specchio regolabile in modo preciso
al momento della consegna, per evitare punti di
pressione sull'eccentrico con rotazione di precisio-
ne.
• Pulizia e manutenzione dell'eccentrico: l'eccen-
trico in ottone ruotato preme su una sfera in accia-
io lucidato sul supporto dello specchio regolabile
in modo preciso. A causa della polvere o di altre
impurità la regolazione dello specchio può non
essere più omogenea ma procedere "scatti". In que-
sto caso svitare lo zoccolo dell'eccentrico
te delle viti si trovano sul lato inferiore della pia-
stra di base
) e pulire l'eccentrico in ottone e la
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sfera d'acciaio. A tale scopo si dovrebbe utilizzare
un panno morbido, eventualmente imbevuto di
benzina solvente, acetone o prodotti simili. Durante
il montaggio dell'eccentrico fare attenzione a eser-
citare una pressione leggera sulla sfera d'acciaio.
Dopo il montaggio versare una goccia di olio privo
di resina (olio per macchine da cucire o olio per
armi) nel punto di contatto tra l'eccentrico e la sfe-
ra d'acciaio.
• Pulizia dei componenti ottici in vetro: gli specchi
superficiali, il separatore di raggi, la lente d'ingran-
dimento e le lastre della cella a vuoto possono es-
sere puliti con cautela con un panno morbido, even-
tualmente imbevuto di etanolo (alcool). Non sfre-
gare esercitando pressione! È preferibile l'utilizzo
di un quantitativo superiore di etanolo e l'impiego
di minor forza. La lastra di vetro sul supporto
dovrebbe solamente essere pulita a secco (even-
bo
tualmente soffiarvi sopra), poiché in caso contra-
rio la striscia di adesivo (esperimento di Twyman-
Green) può staccarsi.
5. Interferometro di Michelson
5.1 Esperimento standard
5.1.1 Struttura dell'esperimento
•
La struttura dei componenti sulla piastra di base
è rappresentata in fig. 2. Nella descrizione della
struttura che segue si presume che tutte le
impostazioni di base siano state effettuate.
•
Avvitare il laser elio-neon al relativo supporto (ved.
anche avvertenze per l'uso, montaggio del laser)
e posizionarlo all'incirca proprio davanti alla len-
te d'ingrandimento.
•
Rimuovere lo specchio regolabile e il separatore
di raggi e fissare la lente d'ingrandimento pro-
prio sulla piastra di base.
•
Regolare il laser in modo tale che il fascio riflesso
dallo specchio regolabile in modo preciso ricada
in posizione centrale sulla lente d'ingrandimento.
•
Allentare la vite a testa zigrinata della lente d'in-
grandimento e ruotare la lente di circa 90° rispetto
il fascio laser.
•
Montare lo specchio regolabile e regolarlo con le
viti di registro in modo tale che la distanza tra la
piastra di supporto dello specchio e il supporto
effettivo sia la stessa tutt'intorno (5 - 6 mm).
•
Inizialmente avvitare leggermente il separatore
, come
di raggi con il lato parzialmente riflettente in di-
7
rezione della ripartizione angolare e ruotarlo al-
l'interno degli stretti limiti possibili in modo tale
che i due punti più chiari presenti sullo schermo
di osservazione si trovino praticamente su una li-
nea verticale. Quindi avvitare saldamente il
separatore di raggi.
•
Con le viti di registro dello specchio regolabile,
regolare quest'ultimo fino a quando i due punti
più chiari presenti sullo schermo si coprono in
(le tes-
modo esatto. Dovrebbe già essersi prodotta inter-
8
ferenza, che è riconoscibile per lo sfarfallamento.
•
Ruotare nuovamente la lente d'ingrandimento nel
fascio e avvitarla saldamente nella posizione, che
produce un'immagine praticamente centrale (in
riferimento alla luminosità, non agli anelli di in-
terferenza) sullo schermo. Inclinare lo schermo
verso le verticali in modo da ottenere un'imma-
gine con luminosità e chiarezza ottimali per l'os-
servatore.
•
Regolare nuovamente di pochissimo lo specchio
regolabile, per ottenere gli anelli di interferenza
al centro dello schermo.
Fig. 2: Struttura dell'esperimento dell'interferometro di Michelson
•
Con questa struttura i tempi di transito della luce
sono praticamente identici, determinando in tal
modo distanze grandi e ben osservabili tra gli
anelli di interferenza. In queste condizioni si pro-
duce però anche una distorsione ellittica degli
anelli (anche in caso di tempi di transito della luce
esattamente identici dei fasci puntiformi centrali
si producono modelli di interferenza sullo scher-
mo a forma di iperbole). Per ottenere anelli pra-
ticamente circolari, il separatore di raggi può es-
sere ruotato di 180°.
5.1.2 Esecuzione delle misurazioni
•
Svitare in senso antiorario la vite del micrometro
fino a circa 25 mm, quindi riavvitarla lentamente
fino a 20 mm, per evitare imprecisioni di misura-
zione, che compaiono invertendo il senso di rota-
zione.
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