3B SCIENTIFIC PHYSICS U14390 Mode D'emploi page 11

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Uno dei piani di oscillazione viene preferibilmente fatto
passare attraverso il primo filtro di polarizzazione
(polarizzatore): la luce è stata polarizzata. Se in sequen-
za viene posto un secondo filtro (analizzatore), ruotato
di 90°, viene assorbita anche la maggior parte di que-
sta luce polarizzata, poiché per così dire i "reticoli" di
questo filtro incrociato si trovano in posizione obliqua
rispetto al piano di oscillazione: Massima estinzione.
y
z
Polarisator
Polarizzatore
Se nel percorso della luce si introduce una sostanza
(come soluzione in una cuvetta), che ruota il piano di
oscillazione della luce polarizzata verso sinistra o ver-
so destra in senso orario, quindi che è otticamente at-
tiva, l'analizzatore deve essere ruotato, per ottenere
nuovamente la massima estinzione.
L'angolo in gradi, compreso tra l'estinzione massima sen-
za e con il contenuto della cuvetta e/o tra il solvente puro
e la soluzione, viene determinato mediante rotazione
dell'analizzatore e costituisce il valore importante per la
misurazione oltre alla concentrazione della sostanza di-
sciolta e al livello di riempimento della cuvetta.
4. Utilizzo
• Collocare l'apparecchio di polarizzazione per dimo-
strazioni sul proiettore e proiettare in modo preci-
so la scala
• Posizionare l'indicatore sullo zero. Ottenere la mas-
sima estinzione mediante rotazione dell'analizza-
tore. Sulla superficie di proiezione non deve essere
visibile alcun punto luminoso proveniente dal per-
corso della luce.
• Riempire la cuvetta con il solvente puro e collocar-
la sul supporto.
• Ruotare l'indicatore verso sinistra e verso destra fino
a quando il punto luminoso è di nuovo visibile su
entrambi i lati della scala (+/–). Il valore compreso
tra i due risultati di misurazione costituisce il "punto
zero" o "punto di riferimento" per ulteriori misura-
zioni. Nel caso ideale coincide con lo "0" sulla sca-
la. Esempio: –6° / +4° ; valore di riferimento: –1°
• Successivamente inserire la cuvetta contenente la
soluzione della sostanza otticamente attiva nel per-
corso della luce e determinare il livello di riempi-
mento per ulteriori calcoli.
• Come con il solvente puro, con la comparsa del
punto luminoso su entrambi i lati dell'estinzione
massima determinare l'angolo di rotazione; ad es.
da –21° / –11° risulta –16°. Se il valore di riferi-
mento del solvente puro era –1°, l'angolo di rota-
zione misurato è di –15° a.
3. Polarimetria
I composti che in un centro (centro di attività) portano
D
D
quattro diversi sostituenti o leganti e che possono es-
sere riflessi su un piano dello specchio, sono
otticamente attivi (chirali).
Si comportano come immagine e immagine riflessa e
non possono essere completamente coperti (forme
Analysator
Analizzatore
enantiomere). Le sostanze otticamente attive ruotano il
piano di oscillazione della luce. Se nella miscela è pre-
sente il 50% di ogni forma (Racemat), la rotazione si com-
pensa verso l'esterno. Se prevale una delle due forme,
tutto il piano di oscillazione viene ruotato. L'angolo di
rotazione á una costante della sostanza e dipende, oltre
che dal tipo di particelle, dalle seguenti condizioni:
• Lunghezza d'onda della luce: poiché come da con-
• Temperatura: Nella maggior parte dei casi la tem-
• Il numero delle particelle rotanti: in base alla con-
• Solvente.
La rotazione relativa ad una determinata quantità di una
sostanza otticamente attiva (destra, sinistra = + o –; an-
golo di rotazione) è una costante della sostanza e viene
definita come rotazione specifica (angolo di rotazione
spec.).
α [ ]
α
c
d
5.1 Esempi
per angoli di rotazione specifici
le) in gradi:
D-glucosio +52,7; D-fruttosio -92,4; D-mannosio + 14,6;
D-galattosio + 80,2; D- xilulosio + 33,1; D-ribosio –23,7;
saccarosio + 66,5; maltosio + 130,4; lattosio +52,5
(Valori estrapolati da Aebi, Einführung in die praktische
Biochemie, Karger 1982)
α -D-glucosio +113,0 (cristallizzato da acqua); α -D-glu-
cosio +19,0 (cristallizzato da piridina); α -acido
idrossibutirrico –24,8; proteina –52,8 ( Valori estrapolati
da Rapoport/ Raderecht, Physiologisch-chemisches
Praktikum, VEB Verlag Volk u. Gesundheit, 1972).
11
Spiegelebene
Piano dello specchio
A
z
B
C
venzione la linea D sodio della luce di emissione (lam-
pade a vapore di sodio) viene utilizzata per effettua-
re misurazioni esatte, sulla parte inferiore dell'ap-
parecchio è presente un filtro giallo, per raggiunge-
re approssimativamente questo campo spettrale.
peratura indicata per le misurazioni è di 20° C.
centrazione della sostanza disciolta e dello spesso-
re dello strato della soluzione (= livello di riempi-
mento della cuvetta); rapporto proporzionale.
α
± ⋅
100
20
α
=
[ ]
D
c d
20
D
= angolo di rotazione specifico con linea D
sodio e temperatura di 20°C.
= angolo di rotazione misurato
(lettura della scala)
= concentrazione in grammi/100 ml
(g/0,1 dm
3
) della soluzione.
= spessore strato (livello di riempimento) in dm.
A
z
B
C
D
20
α [ ]
(rotazione fina-
D

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