ATTENZIONE: Per nessuna ragione si deve accendere il fuoco se prima l'impianto non sia stato completamente riempito d'acqua;
il farlo comporterebbe un danneggiamento gravissimo di tutta la struttura. Il riempimento dell'impianto deve essere fatto tramite
il tubo di carico direttamente nella vaschetta del vaso di espansione aperto in modo da evitare che una eccessiva pressione della rete
idrica deformi il corpo caldaia.
L'impianto va tenuto costantemente pieno d'acqua anche nei periodi in cui non è richiesto l'uso. Durante il periodo invernale un'eventuale
non attivit-à va affrontata con l'aggiunta di sostanze antigelo.
4.2.
Vaso di espansione CHIUSO
L'impianto con vaso di espansione CHIUSO, deve essere OBBLIGATORIAMENTE provvisto di:
1. VALVOLA DI SICUREZZA da 2,5 bar: la massima pressione di esercizio ammessa per l'impianto è di 2,5 bar (pari a 25 m di colonna
d'acqua), pressioni superiori possono provocare deformazioni e rotture del corpo caldaia. ATTENZIONE : il diametro interno del tubo
di mandata che collega il termoprodotto alla valvola di sicurezza deve essere uguale al diametro interno del connettore di mandata
presente nel termo prodotto. Il suddetto tubo di collegamento deve essere privo d'intercettazioni.
2. VALVOLA MISCELATRICE ANTICONDENSA – (vedi capitolo 4.3)
3. VALVOLA AUTOMATICA DI SCARICO TERMICO DSA o VALVOLA DI SCARICO DI SICUREZZA TERMICA, con sensore a doppia
sicurezza
4. VASO DI ESPANSIONE CHIUSO collegato sul ritorno del termoprodotto. ATTENZIONE: il diametro interno del tubo di ritorno che
collega il termoprodotto al vaso di espansione chiuso deve essere uguale al diametro interno del connettore di ritorno presente nel
termo prodotto. Il suddetto tubo di collegamento deve essere privo d'intercettazioni.
5. TERMOSTATO DI COMANDO DEL CIRCOLATORE
6. TERMOSTATO DI ATTIVAZIONE DELL'ALLARME ACUSTICO
7. ALLARME ACUSTICO
8. INDICATORE DI TEMPERATURA
9. INDICATORE DI PRESSIONE
10. SISTEMA DI CIRCOLAZIONE
ATTENZIONE: i sensori di sicurezza della temperatura devono essere installati a bordo macchina come indicato al capitolo 4.1. Tutti
questi elementi non devono per nessuna ragione avere organi di intercettazione interposti che possano accidentalmente escluderli e
devono essere posizionati in ambienti non esposti al gelo poiché, se dovessero gelare, si potrebbe verificare la rottura o addirittura
l'esplosione del corpo caldaia.
OBBLIGATORIAMENTE i termoprodotti per il riscaldamento di tipo domestico inseriti in impianti di riscaldamento a VASO CHIUSO
devono essere dotati, al loro interno, di un circuito di raffreddamento predisposto dal costruttore dell'apparecchio, attivato da una valvola
di sicurezza termica (vedi capitolo 4.4) che non richieda energia ausiliaria e tale da garantire che non venga superata la temperatura
limite imposta dalla norma. Il collegamento tra il gruppo di alimentazione e la valvola deve essere privo di intercettazioni. La pressione a
monte del circuito di raffreddamento deve essere di almeno 1,5 bar.
4.3.
VALVOLA MISCELATRICE ANTICONDENSA (fornita come OPTIONAL)
La valvola miscelatrice anticondensa trova applicazione nei termoprodotti a combustibile solido in quanto previene il ritorno di acqua fredda
nello scambiatore
Figura 1 a pagina
la circolazione dell'acqua all'interno dello scambiatore della caldaia a biomassa (CB). Una elevata temperatura di ritorno permette di
migliorare l'efficienza, riduce la formazione di condensa dei fumi e allunga la vita della caldaia. Le valvole in commercio presentano svariate
tarature, La NORDICA consiglia l'utilizzo del modello 55°C con connessioni idrauliche da 1". Una volta raggiunta la temperatura di
taratura della valvola, viene aperta la tratta 2 e l'acqua della caldaia va all'impianto attraverso la mandata (M). IMPORTANTE la mancata
installazione del dispositivo fa decadere la garanzia dello scambiatore di calore.
4.4.
VAST - VALVOLA AUTOMATICA SCARICO TERMICO DSA (fornita come OPTIONAL)
I termoprodotti a combustibile solido devono essere installati con le sicurezze previste dalle vigenti leggi in materia. A tale scopo la
termostufa è munita di uno serpentino di scarico termico.
Il serpentino di scarico termico dovrà essere collegato da un lato alla rete idrica
alla rete di drenaggio (C). La valvola automatica di scarico termico DSA, il cui bulbo andrà collegato all'attacco B, al raggiungimento della
temperatura di sicurezza abilita l'ingresso di acqua fredda nel serpentino contenuto nella caldaia, scaricando l'eccesso termico tramite il
tubo C verso uno scarico opportunamente installato. La pressione a monte del circuito di raffreddamento deve essere di almeno 1,5 bar.
AVVERTENZA: Non potremo essere ritenuti responsabili per un cattivo funzionamento dell'impianto non conforme alle
prescrizioni delle presenti istruzioni o ancora dall'uso di prodotti complementari non adatti (vedi cap. SCHEDA TECNICA
valvola termostatica VAST).
4.5.
COLLEGAMENTO E CARICO DELL'IMPIANTO
Alcuni esempi, puramente indicativi dell'impianto, sono riportati al capitolo SCHEMA DI INSTALLAZIONE, mentre i collegamenti al
termoprodotto sono riportati al capitolo DIMENSIONI.
ATTENZIONE :Il riempimento dell'impianto deve avvenire esclusivamente per caduta naturale dell'acqua dal vaso di espansione
aperto attraverso il tubo di carico per evitare che una pressione di rete troppo elevata dell'acquedotto possa deformare o far
scoppiare il corpo caldaia.
Durante questa fase aprire tutti gli sfiati dei termosifoni per evitare formazioni di sacche d'aria, sorvegliando poi la fuori uscita d'acqua per
evitare spiacevoli allagamenti.
Il collaudo di tenuta dell'impianto va eseguito con la pressione del vaso di espansione aperto.
L'impianto va tenuto costantemente pieno d'acqua anche nei periodi in cui non è richiesto l'uso del termoprodotto. Durante il
periodo invernale un'eventuale non attività va affrontata con l'aggiunta di sostanze antigelo.
10
NORMA S-EVO IDRO DSA / STEEL S-EVO IDRO DSA / CLASSIC S-EVO IDRO DSA
52. Le tratte 1 e 3 sono sempre aperte e, assieme alla pompa installata sul ritorno (R), garantiscono
(Figura 1 a pagina 52
/ Cap. DIMENSIONI - pos. A) e dall'altro
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