Disposizioni Generali; Luogo D'installazione; Collegamenti Idraulici - ferolli DIVAtop MICRO C Série Instructions D'utilisation, D'installation Et D'entretien

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  • FRANÇAIS, page 37
Se la temperatura ambiente risulta inferiore al valore desiderato si consiglia di impostare
una curva di ordine superiore e viceversa. Procedere con incrementi o diminuzioni di una
unità e verificare il risultato in ambiente.
90
85
80
70
60
50
40
30
20
20
10
fig. 14 - Curve di compensazione
OFFSET = 20
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10
9
8
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6
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5
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3
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2
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20
20
10
0
-10
-20
fig. 15 - Esempio di spostamento parallelo delle curve di compensazione
Regolazioni da cronocomando remoto
A
Se alla caldaia è collegato il Cronocomando Remoto (opzionale), le regolazioni
descritte in precedenza vengono gestite secondo quanto riportato nella
tabella 1. Inoltre, sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1), è visualizza-
ta l'attuale temperatura ambiente rilevata dal Cronocomando Remoto stesso.
Tabella. 1
Regolazione temperatura riscaldamento
Regolazione temperatura sanitario
Commutazione Estate/Inverno
Selezione Eco/Comfort
Temperatura Scorrevole
Regolazione pressione idraulica impianto
La pressione di caricamento ad impianto freddo, letta sull'idrometro caldaia, deve essere
di circa 1,0 bar. Se la pressione dell'impianto scende a valori inferiori al minimo, la sche-
da caldaia attiverà l'anomalia F37 (fig. 16).
fig. 16 - Anomalia pressione impianto insufficiente
Agendo sul rubinetto di caricamento (Part.1 - fig. 16), riportare la pressione dell'impianto
ad un valore superiore a 1,0 bar.
Nella parte inferiore della caldaia è presente un manometro (part. 2 - fig. 16) per la vi-
sualizzazione della pressione anche in assenza di alimentazione.
A
Una volta ripristinata la pressione impianto, la caldaia attiverà il ciclo di sfiato
aria di 120 secondi identificato dal display con FH.
A fine operazione, richiudere sempre il rubinetto di caricamento (part. 1 -
fig. 16)
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IT
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9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
-10
-20
OFFSET = 40
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9
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85
80
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30
20
20
10
0
-10
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Crono-
comando Remoto sia dal pannello comandi caldaia.
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Crono-
comando Remoto sia dal pannello comandi caldaia.
La modalità Estate ha priorità su un'eventuale richiesta
riscaldamento del Cronocomando Remoto.
Disabilitando il sanitario dal menù del Cronocomando
Remoto, la caldaia seleziona la modalità Economy. In questa
condizione, il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è disabili-
tato.
Abilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto,
la caldaia seleziona la modalità Comfort. In questa condi-
zione, con il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è possibile
selezionare una delle due modalità.
Sia il Cronocomando Remoto sia la scheda caldaia gesti-
scono la regolazione a Temperatura Scorrevole: tra i due, ha
priorità la Temperatura Scorrevole della scheda caldaia.
cod. 3540S270 - 02/2010 (Rev. 00)
DIVAtop MICRO C
3. INSTALLAZIONE

3.1 Disposizioni generali

L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.

3.2 Luogo d'installazione

Questo apparecchio è di tipo "a camera aperta" e può essere installato e funzionare solo in locali
permanentemente ventilati. Un apporto insufficiente di aria comburente alla caldaia ne compro-
mette il normale funzionamento e l'evacuazione dei fumi. Inoltre i prodotti della combustione for-
matisi in queste condizioni, se dispersi nell'ambiente domestico, risultano estremamente nocivi
alla salute.
L'apparecchio, se dotato della griglia antivento opzionale, è idoneo al funzionamento in luogo par-
zialmente protetto secondo EN 297 pr A6, con temperatura minima di -5°C. Se dotato dell'apposito
kit antigelo può essere utilizzato con temperatura minima fino a -15°C. La caldaia deve essere in-
stallata sotto lo spiovente di un tetto, all'interno di un balcone o in una nicchia riparata.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiammabili o
gas corrosivi.
6
5
4
La caldaia è predisposta per l'installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una staffa di ag-
3
gancio. Fissare la staffa al muro secondo le quote riportate sul disegno in copertina ed agganciarvi
2
la caldaia. È disponibile a richiesta una dima metallica per tracciare sul muro i punti di foratura. Il
fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace del generatore.
1
A
Se l'apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmente, deve
essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le normali attività di
manutenzione.
-20

3.3 Collegamenti idraulici

Avvertenze
La potenzialità termica dell'apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell'edificio secondo le norme vigenti. L'impianto deve essere cor-
redato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. Si consiglia d'inter-
porre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d'intercettazione che
permettano, se necessario, d'isolare la caldaia dall'impianto.
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo
di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel
circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse in-
tervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenu-
to responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi
elettrici.
Prima dell'installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell'apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno alla fig. 17 ed ai
simboli riportati sull'apparecchio.
1 = Mandata impianto
2 = Uscita acqua sanitaria
3 = Entrata gas
Caratteristiche dell'acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO
acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia. Il trattamento
non deve comunque ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/88 per utilizzi d'acqua
destinati al consumo umano). È indispensabile il trattamento dell'acqua utilizzata nel caso di im-
pianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell'impianto. Se in questi casi si
rendesse successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale dell'impianto, si prescrive
di effettuare nuovamente il riempimento con acqua trattata.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori
La caldaia è equipaggiata di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscaldamento quan-
do la temperatura dell'acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se
viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Qualora si renda necessario, è consen-
tito l'uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo ed esclusivamente se il produttore di suddetti
liquidi o additivi fornisce una garanzia che assicuri che i suoi prodotti sono idonei all'uso e non ar-
recano danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto.
È proibito l'uso di liquidi antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all'uso in
impianti termici e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
3
2
4
5
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76
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80,5
103,5
fig. 17 - Attacchi idraulici
4 = Ritorno impianto
5 = Entrata acqua sanitaria
6 = Scarico valvola di sicurezza
), si prescrive l'uso di
3

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