Globus ELITE S II Manuel De L'utilisateur page 19

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I muscoli scheletrici sono il target delle EMS.
Meccanismo della contrazione muscolare
Il muscolo scheletrico esercita le sue funzioni attraverso il meccanismo
della contrazione. Quando avviene la contrazione muscolare, si produce
il movimento delle articolazioni e, di conseguenza, il movimento dello
scheletro.
Il muscolo si contrae nel seguente modo: quando una persona decide
di fare un movimento, viene generato un cambiamento del potenziale
elettrico nel centro motorio del cervello ed un segnale elettrico viene
trasmesso al muscolo che dovrà contrarsi.
Il segnale elettrico viene trasmesso come un cambiamento di potenziale
(voltaggio), un impulso elettrico attraversa il nervo motorio fino al
muscolo da stimolare.
Dopo la ricezione dell'impulso, gli ioni Ca vengono liberati dalle cisterne
causando l'avvicinamento di actina e miosina. Il risultato è che la distanza
fra le fasce Z diminuisce causando così la contrazione muscolare.
L'energia richiesta per la contrazione viene fornita dalla scorta di zuccheri
e grassi presenti nel corpo umano. In altre parole, la stimolazione elettrica
non è una diretta risorsa d'energia ma funziona come strumento che
scatena la contrazione muscolare.
Lo stesso tipo di meccanismo viene attivato quando la contrazione
muscolare viene prodotta dalle EMS. Esse assumono in altre parole lo
stesso ruolo di un impulso naturale trasmesso dal sistema nervoso motorio.
Normalmente il muscolo si rilassa e ritorna al suo stato originale al termine
della contrazione.
Contrazione isotonica ed isometrica
La contrazione isotonica si manifesta quando in un movimento del nostro
corpo i muscoli interessati producono uno stato di tensione costante.
Quando, invece, i capi articolari di un segmento corporeo sono bloccati
e la muscolatura produce una tensione, questa viene detta contrazione
isometrica.
Nel caso dell'elettrostimolazione si predilige una contrazione isometrica
perché permette di ottenere un controllo più efficace.
La distribuzione nel muscolo dei differenti tipi di fibre
Il rapporto tra le due principali categorie (tipo I e tipo Il) può variare in
modo sensibile. Esistono gruppi muscolari che sono tipicamente costituiti
da fibre di tipo I, come il soleo, e muscoli che hanno solo fibre di tipo II
come il muscolo orbicolare, ma nella maggior parte dei casi abbiamo
una compresenza di tipi diversi di fibre.
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Rev. 03 Multi_06_2018

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